Le diete prive di carne possono causare danni, anche gravi, alla salute degli animali domestici, soprattutto dei gatti. Ma anche nel caso dei cani la dieta vegana espone l’animale a dei rischi e deve quindi essere attentamente controllata da un veterinario nutrizionista.
La dieta casalinga del cane e del gatto, solitamente più appetibile di quella industriale, deve essere correttamente formulata affinché non risulti sbilanciata. Gli ingredienti principali sono carne, ossa, pesce, latte, uova, formaggio, verdura e cereali, da servire con specifiche accortezze.
L’alimentazione di una gatta incinta necessita di attenzioni particolari. L’aumento dell’appetito va tenuto sotto controllo con una dieta equilibrata che consenta il corretto accrescimento dei feti.
La scelta delle crocchette per il tuo gatto dovrebbe sempre basarsi su un’attenta analisi delle etichette presenti sulle confezioni dei prodotti alimentari. Sono considerate migliori le crocchette con un alto contenuto di alimenti di origine animale e senza conservanti, coloranti o zuccheri.
Quando ha compiuto quattro settimane di vita, è possibile iniziare lo svezzamento del gatto con un sostituto del latte materno. Occorre, poi, passare a una pappa sempre più solida, preparata con cibo umido diluito con il sostituto del latte oppure cibo secco lasciato in ammollo nel latte.
Sono tanti i miti da sfatare sull’alimentazione del cane. È bene fare chiarezza perché alcuni di questi potrebbero anche favorire la nascita di problemi di salute nei nostri amici a quattro zampe.
Per assicurare il corretto sviluppo dei cuccioli è importante che la neomamma sia nutrita con alimenti di qualità, digeribili e ad alta densità energetica. L’alimentazione di cani e gatti durante l’allattamento quindi, in corrispondenza del picco della lattazione, va aumentata del 25% rispetto alla quota di mantenimento.
L’obesità è purtroppo frequente anche nei cuccioli. Ma come si fa a capire se un cucciolo è grasso? Sovralimentarlo è sempre un grave errore, che lo predispone a possibili deformazioni allo scheletro e a problemi osteoarticolari. La razione quotidiana va quindi pesata e divisa in tre o quattro pasti.
Il tuo cane ha la diarrea ma non sai cosa dargli da mangiare? Sfatiamo un mito: il riso bollito non aiuta ad arrestare la diarrea del cane ma potrebbe invece peggiorare l’infiammazione dell’intestino. Meglio fargli saltare qualche pasto e riprendere in modo graduale l’alimentazione.
Anche cani e gatti possono soffrire di allergie e intolleranze legate ad alcune sostanze contenute negli alimenti, ma come possiamo diagnosticarle? Le reazioni avverse si manifestano soprattutto a carico di cute e apparato digerente e si possono curare agendo prima di tutto sulla dieta.