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Il mio cane è un “fifone”: come affrontare con amore le sue paure

Come tra gli umani esistono persone più coraggiose e altre più ansiose e con paure diverse, anche per i cani è lo stesso. Le motivazioni che portano i nostri amici a quattro zampe a temere qualcosa e ad essere stressati sono molte e diversi sono i comportamenti che i proprietari possono adottare per aiutarli a vivere più serenamente. Ma a volte serve un aiuto più esperto.

di Filippo Bocchini
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Può un cane essere particolarmente ansioso e avere spesso paura di qualcosa? Sì, così come per noi umani anche i nostri amici a quattro zampe possono essere spaventati da situazioni più o meno comuni: un aspetto che può dipendere non solo da fattori genetici, ma anche da esperienze di vita passate o da uno sviluppo comportamentale non corretto nei primi mesi di vita.

Le paure dei cani sono spesso complesse e di difficile gestione, ma quali sono i motivi scatenanti?
Il primo è legato al fatto che questi animali associano spesso momenti vissuti che li hanno particolarmente spaventati ad altri eventi che, seppur non del tutto simili, vengono da loro messi sullo stesso piano e amplificano quindi le loro paure. E c’è di più. I cani, infatti, rispetto a noi non hanno la possibilità di gestire le proprie paure evitando certe situazioni a priori: possono solo affidarsi al rapporto che hanno con i proprietari, gli unici punti di riferimento in grado di proteggerli da eventuali pericoli. Dunque la responsabilità di aiutarli a stare meglio è nostra.

Le paure dei cani possono essere varie, ma quali sono le più comuni? Eccone alcune.

  • Paura dei botti, il rumore delle esplosioni dei fuochi d’artificio
  • Paura di rumori forti e acuti come allarmi o sirene
  • Paura del buio
  • Paura di esseri umani che non conoscono
  • Paura dei temporali
  • Paura di fare le scale o di percorrere superfici particolari, come il marmo e i pavimenti lisci

Nonostante le preoccupazioni dei nostri amici a quattro zampe siano numerose e dipendano da fattori spesso diversi fra loro, esistono alcuni consigli pratici e strategie da adottare per aiutarli ad affrontare al meglio questi momenti e tranquillizzarli.

Il primo consiglio è non forzarlo. E’ fondamentale rispettare i tempi del proprio cane e non costringerlo a vivere situazioni che possano metterlo a disagio. Forzarlo potrebbe infatti peggiorare ulteriormente la sua agitazione.

Offrirgli rassicurazioni. Creare un ambiente calmo e confortante per il cane, evitando di sgridarlo o di trasmettergli ansia attraverso il nostro comportamento può aiutarlo a sentirsi protetto e al sicuro.

Ricorrere agli snack. Cibo particolarmente gradito e snack possono essere un modo efficace per fare superare lo stress al cane: utilizzarli durante situazioni per lui spaventose può aiutarlo ad esempio ad associare tali esperienze a qualcosa di positivo.

Abituarlo gradualmente. Un metodo efficace, se applicato con pazienza, è anche esporre in modo graduale il cane a situazioni per lui paurose in un ambiente controllato e familiare. Momenti di svago e gioco ad esempio, possono servire per distrarlo, stemperare l’ansia e abituarlo a vivere le situazioni che lo spaventano con minore stress.

Non ignorarlo. Ignorare o mostrarsi disinteressati e sbrigativi con un cane spaventato non è una buona soluzione. Stare vicino a lui, rassicurarlo con il contatto anche fisico di una carezza lo aiutano a migliorare il suo stato emotivo, lo consolano e lo fanno sentire al sicuro durante i momenti di ansia e incertezza.

Comprendere le paure dei nostri cani richiede pazienza, sensibilità e dedizione. Ognuno di loro è unico con le proprie esperienze e sensibilità e nei momenti più difficili è importante adottare un approccio dedicato al carattere del quattrozampe. Rispettare i suoi tempi, offrire supporto e creare associazioni positive sono solo alcuni dei modi in cui possiamo contribuire a rendere la vita del nostro amico più serena.
Nonostante queste accortezze, in alcuni casi è però necessario comprendere se i problemi dell’animale nascano da fattori più seri che compromettono il suo benessere: in questo caso il nostro intervento, seppur amorevole, non basta. L’aiuto di professionisti, per primi veterinari esperti in comportamento, diventa fondamentale per lavorare sull’aspetto psicologico del nostro quattrozampe e migliorare il suo stato d’animo per offrirgli una vita più serena. 

Foto: IPA

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