Home » Zoon Magazine » Salute »
Tra i più corpi estranei rilevati più spesso nei cani (e nei gatti), ci sono le spighe e i forasacchi, elementi vegetali che, quando sono secchi, possono penetrare in diversi distretti del corpo, ma in particolare a livello di cute (si insidiano spesso negli spazi interdigitali), orecchie, naso, occhi, vagina e prepuzio, causando dolore, infiammazione e infezioni batteriche. I forasacchi, in particolare, sono le spighe di un particolare tipo di graminacea, l’arista, che può provenire dall’orzo o dall’avena selvatica.
È possibile sospettare la presenza di una spiga nel cane se compaiono i seguenti sintomi:
Una volta penetrate, le spighe tendono a progredire sempre e non fuoriescono mai spontaneamente; quando sono ancora visibili, se fattibile si può provare ad asportarle con una pinzetta. Nella maggior parte dei casi però, per asportare le spighe occorrerà l’intervento del veterinario. La tecnica utilizzata per estrarre la spiga dipende dalla sede in cui è andata a localizzarsi e, nella quasi totalità dei casi, la procedura va eseguita in sedazione o anestesia generale, anche perché in genere la presenza di una spiga, indipendentemente dalla sede, causa parecchio dolore. Se la spiga è penetrata poco o lo spazio per procedere è limitato (ad esempio nel canale auricolare) vengono usate delle apposite pinze, in altri casi si interviene con un endoscopio (ad esempio nelle narici) o con interventi chirurgici. Evitare che i propri animali vadano in campi infestati da spighe e forasacchi e controllarli sempre attentamente dopo le passeggiate, specie se hanno il pelo lungo e le orecchie pendule, è utile in parte come prevenzione.
Copyright © 2023 – Tutti i diritti riservati