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Perché il gatto è più attivo all’alba e al tramonto

In seguito alla domesticazione, il gatto di casa ha modificato molte delle sue abitudini originarie. Tende a dormire di più quando è solo e a essere più attivo quando in casa c’è il suo proprietario. Ama controllare dall’alto l’ambiente che lo circonda e rifugiarsi in scatole, cucce o negli armadi.

di Elisabetta Scaglia, Medico veterinario

In seguito alla domesticazione, il gatto di casa ha modificato molte delle sue abitudini originarie. Tende a dormire di più quando è solo e a essere più attivo quando in casa c’è il suo proprietario. Ama controllare dall’alto l’ambiente che lo circonda e rifugiarsi in scatole, cucce o negli armadi.

Il gatto di casa appartiene alla famiglia dei Felidi e il suo nome scientifico è Felis catus. Il processo di domesticazione del gatto è più recente di quello del cane (risale a 10.000 anni fa) e sembra che abbia avuto origine in Africa, dove vive tuttora il gatto selvatico africano, sottospecie particolarmente docile e socievole con l’essere umano. Il gatto è un animale crepuscolare, è cioè più attivo all’alba e al tramonto. Le sue attività principali in natura sono la caccia e l’esplorazione del territorio. Il gatto domestico ha sviluppato ritmi che si adattano alla vita accanto all’uomo, per cui tende a dormire di più quando è solo (solitamente di giorno) e a essere attivo quando il proprietario è in casa (la sera, la notte, la mattina presto). 

Predilige i nascondigli posti in alto

Il gatto è un animale semi-arboricolo, che in natura trascorrerebbe parte della sua giornata (in particolare, i momenti di riposo) sugli alberi: questo vuol dire che il gatto sfrutta lo spazio in tutte le dimensioni e ha necessità di usare anche gli spazi sopraelevati; questi sono sfruttati come punti di osservazione privilegiati per controllare l’ambiente circostante. È molto importante garantire l’utilizzo di spazi verticali anche in ambiente domestico, soprattutto se in casa sono presenti più gatti: i gatti timidi e meno integrati in un gruppo sociale tendono a occupare le posizioni più alte, soprattutto ad angolo. I gatti amano molto anche gli spazi che fanno “effetto tana”, dove nascondersi e rilassarsi, soprattutto se vogliono evitare un’interazione o una situazione stressante (presenza di estranei in casa, ad esempio). Gli spazi da offrire al gatto dovranno perciò comprendere scatole, cucce, graffiatoi, interno e parte alta degli armadi, barriere visive. Il gatto, infine, è un carnivoro: in natura compie dai 10 ai 20 piccoli pasti nell’arco della giornata; è bene perciò lasciare il cibo a sua disposizione o fornirgliene di frequente.

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