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I problemi di gestione e le patologie comportamentali del cane

Quando un cane si comporta in modo “sbagliato” spesso la causa è l’errata gestione dell’animale. È importante capire se un determinato atteggiamento è causato da una patologia sottostante o se, invece, è scaturito da un problema gestionale da parte del proprietario.

di Elisabetta Scaglia, Medico veterinario

Molti proprietari si lamentano del comportamento del proprio cane: spesso, le loro aspettative (avere un cane ben educato, che risponde perfettamente alle richieste fatte e così via) non vengono soddisfatte. 

Come capire se un cane ha disturbi comportamentali

I comportamenti considerati dai proprietari di cani come maggiormente problematici sono:

  • Aggressività;
  • scarsa risposta ai comandi; 
  • abbaio eccessivo; 
  • agitazione eccessiva; 
  • sporcare in casa;
  • tirare al guinzaglio;
  • distruttività.

Questi comportamenti possono essere legati a problemi di gestione del cane o possono essere sintomo di un vero e proprio problema comportamentale. 

I problemi di gestione lamentati da un proprietario sono soggettivi e possono variare tra i diversi membri della famiglia; spesso sono dovuti a una scarsa conoscenza del normale comportamento della specie canina e delle attitudini della razza, o sono dovuti all’incapacità del proprietario stesso di comunicare nel modo corretto con il cane. Tutto ciò fa sì che le aspettative del proprietario non possano essere soddisfatte. 

Quando il comportamento del cane è causato da un problema di gestione

Molto di frequente, i comportamenti lamentati come problematici sono in realtà incentivati involontariamente dai proprietari, attraverso rinforzi involontari. In tutti questi casi però, il comportamento del cane è normale, cioè non dovuto a patologie comportamentali sottostanti. 

Se esiste un sottostante problema, ad esempio di paura o di ansia, il cane dà delle risposte diverse da quelle normali; ciò può comportare anche problemi di gestione, che sono però conseguenti a quello comportamentale. 

Ad esempio, un cane molto in ansia o spaventato non è in grado di rispondere nel mondo corretto a richieste anche semplici del proprietario, che in un altro contesto svolgerebbe senza difficoltà.

Per concludere: se un cane presenta comportamenti normali, ma considerati difficili o inaccettabili dal proprietario, si parla di problemi di gestione

Se coesiste un sottostante problema comportamentale, la causa del comportamento non è più di tipo gestionale. 

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