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Il Panda siamo noi: i Vip scendono in campo per il WWF

Proteggere la Natura per salvare se stessi: apre a Roma, al Complesso Monumentale dell’Acquario Romano, la mostra fotografica dedicata al rapporto fra uomo e animali. A firmare le immagini, tre fotografi d’eccezione.

di Filippo Bocchini

Al Complesso Monumentale dell’Acquario Romano, Casa dell’Architettura, sta per iniziare una straordinaria esposizione che invita il pubblico a riflettere sul profondo legame tra l’uomo e l’habitat che lo circonda. Organizzata da tre noti fotografi per WWF Italia, la mostra “Il Panda siamo noi” si propone di sensibilizzare le persone sull’importanza di proteggere il nostro Pianeta e la sua preziosa biodiversità.

I fotografi Alessandro Dobici, Alberto Cambone e Roberto Isotti, dopo un viaggio alle isole Svalbard nel nord dell’Europa, hanno deciso di dar vita a un’esperienza visiva coinvolgente, che cattura in pieno l’essenza della connessione umana con il mondo naturale. Il punto di partenza di questo progetto è la consapevolezza che molte specie animali e alcuni ecosistemi stanno lentamente scomparendo e che l’essere umano, in quanto parte integrante di tutto questo, è anch’esso a rischio. Il messaggio è chiaro: difendere e salvaguardare la Natura diventa un’azione fondamentale anche per salvare noi stessi.

I personaggi dello spettacolo con i fotografi autori della mostra, aperta fino al 17 marzo. Da sinistra: Alessandro Dobici, Caterina Murino, Alan Cappelli Goetz, Maria Grazia Cucinotta, Caterina Guzzanti, Maya Sansa, Roberto Isotti, Alberto Cambone e Lillo Petrolo. (Foto: IPA)

La mostra ad ingresso gratuito, dal 13 al 17 marzo dalle 10 alle 19, si articola in due sezioni principali, ciascuna concepita per suscitare una profonda riflessione sul nostro rapporto con l’ambiente e sulle azioni che possiamo intraprendere per proteggerlo.

La prima sezione, chiamata “Il Panda siamo noi”, presenta una serie di 12 dittici che accostano i volti di personaggi del cinema italiano ad alcuni animali a rischio di estinzione. Queste immagini in bianco e nero mettono in luce la vicinanza tra gli esseri umani e gli altri abitanti del nostro Pianeta. Ogni dittico è infatti una testimonianza tangibile della nostra connessione con l’ecosistema che ci circonda e dell’importanza di proteggere le specie più vulnerabili.

Caterina Murino, una delle attrici che sostiene la causa del WWF. Nella mostra aperta
a Roma è “faccia a faccia” con un orso polare. (Foto: IPA).

La seconda sezione, dal titolo “Vanishing Beauty”, si concentra invece sulla fragile bellezza della biodiversità a rischio di estinzione. Attraverso 32 immagini tratte dal progetto “Homo Ambiens” di Alberto Cambone e Roberto Isotti, questa esposizione offre uno sguardo intimo sulle meraviglie della Natura. Anche in questo caso, le immagini in bianco e nero, cariche di emozione e significato, ci invitano a contemplare la straordinaria diversità della vita sulla Terra e a riflettere sulle conseguenze delle azioni che tutti noi compiamo ogni giorno.

Da sinistra: Chiara Giordano, il fotografo Alessandro Dobici e e la nostra veterinaria Francesca Garrone all’inaugurazione della mostra al Complesso Monumentale dell’Acquario Romano.

Tra i volti noti che hanno abbracciato con entusiasmo questo progetto e che sono protagonisti dei ritratti esposti, ci sono Maria Grazia Cucinotta, Stefano Fresi, Sabrina Ferilli, Caterina Guzzanti, Virginia Raffaele, Vinicio Marchioni, Caterina Murino, Giorgio Panariello, Lillo Petrolo, Maya Sansa, Luca Ward, Alan Cappelli Goetz. La partecipazione di queste celebrità evidenzia l’importanza di sensibilizzare il pubblico su queste tematiche cruciali e l’urgente necessità di proteggere la nostra casa comune, la Terra.

“Il Panda siamo noi” non è solo una mostra fotografica ma un invito alla riflessione e all’azione: un’opportunità unica per tutti di riconnettersi con il mondo naturale e di assumersi la responsabilità di proteggerlo, per sé e per le generazioni future.

Nella foto d’apertura: il viso di Giorgio Panariello “a confronto” con un allocco di Lapponia.
(Foto: Alessandro Dobici, Alberto Cambone e Roberto Isotti – WWF).

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