Come riconoscere le intolleranze alimentari nei cani e nei gatti
Nei nostri amici a quattro zampe, le reazioni avverse ai cibi si manifestano in modi sorprendenti e talvolta subdoli. La chiave per il benessere di Fido e Micio sta nell’identificare gli ingredienti che creano più problemi attraverso diete mirate. Proteine animali e cereali comuni sono spesso i colpevoli nascosti dietro questi disturbi, ma ogni caso merita di essere approfondito, come spiega la dottoressa De Bonis, veterinario di Ca’ Zampa
di CA' ZAMPALe intolleranze alimentari del cane e del gatto
Le intolleranze alimentari nel cane e nel gatto sono reazioni avverse al cibo che possono essere descritte come una risposta anomala all’ingestione di uno specifico alimento o ingrediente e possono coinvolgere il sistema immunitario (allergie alimentari o ipersensibilità) o meno (intolleranze alimentari).
I sintomi correlati a queste reazioni possono essere vari e non specifici, rendendo difficile una diagnosi immediata.
Come capire se il cane o il gatto ha intolleranze alimentari?
Nei cani e nei gatti, i segni più comuni per capire se il cane o il gatto ha intolleranze alimentari coinvolgono l’apparato gastroenterico (diarrea, vomito, gonfiore e flatulenza) e, meno frequentemente, la cute (prurito, eruzioni cutanee o perdita di pelo). Anche la letargia, il dimagrimento e l’irritabilità possono essere indicatori di una reazione avversa al cibo.
Gli ingredienti più frequentemente implicati sono le proteine animali, come il manzo, il pollo e il pesce, oltre a cereali come grano e mais.
Alcuni animali possono sviluppare intolleranze verso additivi e conservanti presenti negli alimenti commerciali.
Nei gatti, le intolleranze al lattosio sono particolarmente comuni, data la naturale riduzione dell’enzima lattasi dopo lo svezzamento.
Come affrontare un’intolleranza alimentare negli animali?
Il primo passo per gestire una reazione avversa a cibo è l’identificazione dell’ingrediente scatenante.
Questo può essere fatto attraverso una dieta ad eliminazione per diverse settimane, utilizzando una fonte proteica e una fonte di carboidrati “nuove”, mai somministrate in passato. Il miglioramento con l’introduzione di tale dieta conferma la diagnosi di reazione avversa al cibo, mentre test alternativi su sangue, siero, saliva e peli si sono rivelati insoddisfacenti.
Cosa dare al cane o al gatto che hanno intolleranze alimentari?
Le diete casalinghe, preparate con ingredienti freschi e semplici, possono essere una soluzione efficace, purché bilanciate e supervisionate da un veterinario. In alternativa, esistono sul mercato alimenti ipoallergenici, formulati con proteine idrolizzate o ingredienti inusuali, che riducono il rischio di reazioni avverse.
Infine, è essenziale monitorare regolarmente la salute del proprio animale e consultare il veterinario per eventuali aggiustamenti nella dieta. Riconoscere e gestire tempestivamente le intolleranze alimentari può migliorare significativamente la qualità della vita del cane o del gatto, garantendo loro un benessere duraturo.
Dottoressa Paola De Bonis, veterinario di Ca’ Zampa
Foto: IPA
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