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Che problemi possono avere i cani agli occhi? Prevenzione oculistica nel cane

La dottoressa Carla Canciani di Ca’ Zampa spiega l’importanza di una prevenzione mirata per garantire la salute oculare dei nostri amici a quattro zampe. Dalla cataratta al glaucoma, passando per patologie genetiche come la PRA, la ricerca veterinaria si affina per offrire diagnosi tempestive e trattamenti innovativi. Gli allevatori, così come i proprietari, giocano un ruolo cruciale: test genetici e controlli specialistici sono il punto di partenza per proteggere gli occhi di Fido

di CA' ZAMPA
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La medicina veterinaria evolve, seguendo a ruota i progressi della medicina umana, e si impegna, a diversi livelli, nel diagnosticare nuove malattie negli animali. Un aspetto fondamentale è cercare di prevenirle il più possibile, adottando un corretto stile di vita, un’adeguata alimentazione, somministrando le vaccinazioni necessarie, ma anche studiando le patologie genetiche, di cui ogni razza di animale può essere portatrice.

Parlando di vista, questo senso è molto importante per l’uomo e per gli animali. Permette di avere una vita appagante, arricchita da tante esperienze, di comunicare correttamente con gli altri simili.

Perciò da alcuni decenni la medicina veterinaria studia le malattie oculari degli animali e le visite oculistiche permettono di formulare la diagnosi, utilizzando test specifici e strumentazioni sofisticate.

I proprietari dei cani si rivolgono al medico veterinario oculista quando i loro animali mostrano segni di sofferenza agli occhi, come riduzione della loro vitalità, tendenza ad isolarsi con le palpebre socchiuse, difficoltà visive o movimenti incerti nell’ambiente.

L’occhio del cane è un organo piccolo ma complesso, costituito da diverse strutture interconnesse, ciascuna con un ruolo essenziale per la visione. Tutte le parti dell’occhio sono soggette sia a malattie acquisite (traumi o malattie dell’organismo) sia a malattie genetiche.

Quali razze di cani possono avere problemi alla cornea?

Le strutture più esterne, le palpebre, sono fondamentali per la salute dell’occhio del cane. Hanno un’importante funzione protettiva e di distribuzione del film lacrimale. In alcune razze di cani, come ad esempio i cani brachicefali (Bulldog francese, Carlini , Shih-Tzu  ed altri), la presenza di occhi molto sporgenti, associata ad una maggior lunghezza delle palpebre, determina con il tempo una ridotta trasparenza della cornea. Questi difetti, spesso legati a una selezione genetica non ottimale, possono essere corretti grazie a interventi chirurgici eseguiti dal veterinario oculista. Questi trattamenti migliorano la protezione dell’occhio, aiutando a preservare la vista del cane più a lungo.

La cataratta nel cane: sintomi, cause e terapia

La cataratta nel cane è una patologia che colpisce il cristallino, causando un’opacità di intensità variabile, con localizzazioni diverse all’interno dell’occhio. Per molte razze (come Golden, Labrador retriever, Cocker spaniel, Bulldog francese), la causa più frequente è quella ereditaria. Dove è dimostrata una mutazione genetica possiamo ricorrere ai test di laboratorio per prevenire questa forma.

Altre cause di cataratta canina sono il diabete, l’invecchiamento e tutte le infiammazioni endo-oculari. La visita oculistica permette di valutare il tipo di cataratta, e assieme strumenti diagnostici come l’elettroretinografia (esame utilizzato per studiare la funzionalità della retina) e all’ecografia oculare, si può decidere se il cane deve subire un intervento chirurgico agli occhi.

 La terapia della cataratta per il cane consiste in una chirurgia molto sofisticata e delicata. Utilizza la facoemulsificazione, che attraverso gli ultrasuoni permette di rimuovere il cristallino alterato e consente, alla fine dell’intervento, di inserire all’interno dell’occhio una lente graduata per ripristinare la vista.

È fondamentale nel periodo post-operatorio dedizione e attenta cura da parte del proprietario.

Le malattie della retina nel cane: PRA, SARD e glaucoma

La retina è una struttura fondamentale dell’occhio del cane, formata da cellule che trasformano la luce in segnali elettrici inviati al cervello per creare immagini. Diverse condizioni possono danneggiarla, tra cui malattie degenerative ereditarie o problemi secondari a infezioni, ipertensione o carenze nutrizionali.

PRA: Atrofia Progressiva della Retina

Tra le malattie ereditarie, la più nota è la PRA che porta a una graduale cecità.I sintomi della PRA nel cane iniziano con difficoltà a muoversi al buio, problemi nel salire le scale o nell’adattarsi da ambienti luminosi a bui. Il deficit visivo progredisce lentamente, nel corso di mesi o anni, fino ad arrivare alla completa cecità.

Per fortuna la capacità adattativa degli animali viene in loro soccorso, stimolando l’uso di altri sensi, come l’olfatto e l’udito e traendo beneficio, a volte, dalla presenza di un cane convivente, che può fargli letteralmente da guida. Nel tempo riprenderà sicurezza soprattutto negli ambienti conosciuti, mentre all’esterno l’uso del guinzaglio sarà un modo per proteggerlo dai pericoli.

SARD: Degenerazione Retinica Acuta

Un’altra patologia retinica degenerativa è la SARD che a differenza della PRA è a rapida insorgenza. Per questa malattia non è stata ancora accertata la causa. Nelle fasi iniziali, alla visita oculistica, non si rilevano alterazioni nella retina, mentre saranno visibili e sovrapponibili alla PRA con il passare del tempo. Perciò nelle fasi iniziali si deve ricorrere all’esame elettroretinografia per diagnosticarla e distinguerla da un problema del nervo ottico (neurite ottica retrobulbare).

I cani, a causa dell’insorgenza improvvisa della malattia, mostrano uno stato di ansia e agitazione, fintanto che non riescano ad adattarsi alla mancanza della vista.

Glaucoma nei cani

Ricordiamo ancora il glaucoma, grave malattia dolorosa, che porta ad un aumento della pressione all’interno dell’occhio. Nel cane, i primi sintomi di un glaucoma includono occhi arrossati, pupille dilatate e dolore evidente.

Può svilupparsi a causa di traumi, infezioni o malattie ereditarie, frequenti in razze come il Samoiedo e il Flat Coated Retriever.

Le malattie oculari genetiche del cane: cause e prevenzione

Molte malattie oculari nei cani, come la PRA o il glaucoma, analizzate precedentemente, hanno un’origine genetica. La ricerca veterinaria ha identificato i geni responsabili di alcune di queste patologie oculari, mentre per altre si sospetta una trasmissione ereditaria, soprattutto quando si riscontra un’alta frequenza in specifiche razze di cani.

Questo tema è importante per chi fa l’allevatore, per chi è appassionato di una razza di cane o gatto e vuole proteggerli per garantirgli una vita più sana e soddisfacente possibile. Oltre agli occhi dei cani, le malattie genetiche possono colpire anche altri organi come il cuore e i reni, evidenziando la necessità di una prevenzione accurata per la salute complessiva del cane.

Come capire se un cucciolo di cane ha malattie genetiche agli occhi

Quando si cerca un cucciolo di cane sano, sia come animale da compagnia che per attività specifiche, come i cani guida per non vedenti o i cani da ricerca e soccorso, è essenziale adottare misure preventive.

Prima dell’adozione richiedete agli allevatori di eseguire sui genitori i test genetici, messi a disposizione da laboratori riconosciuti, ma anche di sottoporli a visite oculistiche specifiche per ottenere l’idoneità ad essere riprodotti. Per alcune razze, come Collie, Border Collie  o Australian Shepherd, la visita oculistica specialistica va richiesta anche per i cuccioli sotto le 8 settimane, prima dell’acquisto del cucciolo.

A seconda dei risultati ottenuti dai test genetici per cani e dalla vista oculistica, gli allevatori valuteranno, in base alla razza, alle caratteristiche del soggetto, al tipo di malattia, se e come utilizzarlo per la riproduzione, al fine di garantire la salute dei cuccioli che nasceranno e l’evoluzione corretta della stessa razza, prevenendo ogni malattia oculare ereditaria nei cani.

In Italia esistono medici veterinari che eseguono visite oculistiche per certificare gli animali riproduttori, i cui nominativi sono reperibili nel sito dell’FSA  (Fondazione Salute animale), i quali seguono aggiornamenti continui sulle nuove scoperte relative alle malattie genetiche di cani e gatti e lavorano con gli allevatori e i proprietari per cercare di far nascere animali sani e sereni.

dottoressa Carla Canciani, veterinario di Ca’ Zampa

Foto: IPA

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CA' ZAMPA, POLO DI ECCELLENZA DI STRUTTURE VETERINARIE

Ca’ Zampa è un polo d’eccellenza nazionale nel campo delle strutture veterinarie, con quasi 30 cliniche distribuite su tutto il territorio nazionale. Oltre ai servizi veterinari fondamentali, preventivi e specialistici, Ca’ Zampa offre una vasta gamma di servizi dedicati al completo benessere degli animali domestici. Questi includono la toelettatura, l’educazione cinofila, la vendita di diete e prodotti specifici, oltre a servizi all’avanguardia come la telemedicina e la copertura assicurativa sanitaria per gli animali domestici.

Ciò che contraddistingue Ca’ Zampa è il suo impegno per la Qualità: è certificato secondo gli standard ISO 9001 e le Buone Pratiche Veterinarie dell’ANMVI, considerati il riferimento d’eccellenza nel settore veterinario. Inoltre, Ca’ Zampaè una Società Benefit, impegnata da sempre nel sensibilizzare i proprietari di animali domestici e la comunità nel loro insieme riguardo alle necessità dei loro compagni a quattro zampe.

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