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Salvata in Belize una piccola lamantina 

Soccorsa dal personale del Clearwater Marine Aquarium Research Institute della Florida, era rimasta sola. Per lei, senza l’intervento dell’uomo, sarebbe stato impossibile sopravvivere.

di Alessio Pagani

Non è ancora svezzata ed è troppo piccola per cavarsela da sola. Per questo l’intervento di tecnici e veterinari del Clearwater Marine Aquarium Research Institute della Florida si è rivelato fondamentale. Quando hanno notato la piccola lamantina in difficoltà tra le onde hanno deciso di recuperarla. Per la cucciola che, in assenza della madre e dunque senza latte, sarebbe andata incontro a morte certa, non c’erano alternative. «Questa lamantina è stata osservata da sola per un lungo periodo di tempo e aveva difficoltà a respirare e a nuotare nelle acque mosse», ha fatto sapere l’Acquario della Florida. «I giovani di questa specie, purtroppo, rischiano di separarsi dalle loro madri durante le tempeste, visto che non sempre sono abbastanza forti per combattere le correnti nell’acqua. Così finiscono per essere portati lontano, non riuscendo più a riguadagnare il contatto». O, peggio ancora, «la madre potrebbe essere stata uccisa da qualche imbarcazione da diporto». Una volta al sicuro, la cucciola è stata subito nutrita dal team di ricerca. Gli esperti, infatti, ritengono non abbia più di due settimane di vita e poiché è stata trovata con diverse ferite sul corpo, compatibili con quelle causate da un impatto con un’imbarcazione, non è escluso che anche la cucciola possa essere stata investita.

Ora di lei si prenderà cura Wildtracks, un’organizzazione di conservazione della fauna del Belize, che le sta già prestando assistenza 24 ore su 24. «Attualmente si trova sotto cure intensive perché viste la giovanissima età e le difficoltà respiratorie non è ancora fuori pericolo. Al momento, grazie al supporto di un’altra associazione specializzata, Save the Manatee Club, che ha donato il latte, la stiamo abituando all’idea di poppare da un biberon e questo le riesce sempre meglio». La sua prognosi, però, resta riservata. «Lunga poco più di 1 metro, è emaciata, e non ancora stabile. Noi stiamo lavorando sodo per stabilizzarla», chiariscono da Wildtracks, «ma anche una volta raggiunto questo obiettivo, la piccola avrà  ancora molta strada da percorrere durante il processo di riabilitazione prima di essere pronta per il rilascio. Perché è questo a cui puntiamo: vogliamo torni forte in natura». E di questo sono convinti anche dall’Acquario di Miami. «Speriamo in una riabilitazione di successo, in modo che questo animale possa tornare a vivere libera. Sarà dura, ma non potrebbe essere in mani migliori».  

(Foto: Clearwater Marine Aquarium)

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