Trenta gatti scomparsi in un mese. Allarme sull’Appenino Bolognese

Cosa succede ai gatti dell’Appennino Bolognese? Nessuno di preciso riesce a capirlo ma la conta delle sparizioni è allarmante. Si parla di una trentina mici scomparsi in poco più di un mese. Episodi iniziati i primi giorni di agosto e concentranti perlopiù in una zona circoscritta, quella compresa tra i borghi di Monzuno, Vado, Rioveggio, Monghidoro e Marzabotto. Non ci sono certezze se non che i felini di casa, quasi tutti abituati ad andare e venire dalle proprie abitazioni, di colpo sono spariti, senza lasciare traccia. Nemmeno i loro resti, infatti, sono stati ritrovati. E questo esclude che possano essere rimasti vittime di incidenti o investimenti. Come difficile appare l’ipotesi di una razzia da parte di predatori come il lupo. Senza spiegazioni apparentemente convincenti, cresce così  l’allarme e la disperazione dei proprietari che ormai da giorni non hanno più notizia dei loro micioni.  

L’ultimo in ordine di tempo a risultare disperso è Eddy, un maine coon di 12 chili, i cui padroni hanno pubblicato le foto su diversi gruppi social spiegando che è sparito giovedì 31 agosto a Vado di Monzuno proprio nei giorni scorsi. «Aiutateci a ritrovare il nostro gattone», hanno scritto mettendo nero su bianco tutto la loro ansia.  

Come quella manifestata pubblicamente dalla nota influencer e fotografa bolognese, Nima Benati. Autrice di molte copertine di “Vogue” e “Vanity Fair” e di numerose campagne pubblicitarie per i marchi più noti della moda, inserita nella lista di “Forbes” dei «30 under 30», ha raccontato in diverse storie sul suo profilo Instagram, seguito da quasi 800mila follower, l’angoscia legata alla scomparsa di Bartolo. Il suo bellissimo persiano da cinque chili, è svanito, infatti, dall’Appennino bolognese, nella zona di Monghidoro, da oltre un mese. «Bartolo è sparito, i miei dicono che hanno cercato in tutto il paese, non è morto». Da qui i sospetti. «Bartolo è stato preso da qualcuno al 100%. Aiutatemi». Richiesta d’aiuto accompagnata anche dalla promessa di una ricompensa da 5.000 euro per chiunque le riconsegni il micio a casa sano e salvo.  

Pratica portata avanti anche dall’associazione animalista Aidaa. Da parte loro hanno messo a disposizione 4.000 euro, a chi, tramite una denuncia formale alle autorità, riuscirà a far individuare e condannare i colpevoli di queste sparizioni.  

(Foto d’apertura: @nimabenati)

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