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Le piante che fanno impazzire (di felicità) i gatti

Esistono alcune specie vegetali di cui i mici vanno matti e che “funzionano” per loro come attivatori di piacere. Potete anche tenerle in casa, ma attenzione alle “scorpacciate”.

di Lorenzo Sangermano

Chi possiede un gatto sa bene quanto sonagli, gomitoli e tende su cui arrampicarsi siano alcuni dei passatempi e degli oggetti che preferisce. Anche certe piante comuni, però, possono rendere il nostro micio non solo felice, ma anche euforico e “funzionare” per lui come un vero eccitante. Che siano sul balcone, in giardino o all’interno dell’appartamento, possono insomma farlo “impazzire” di gioia.

Iniziamo dalla conosciuta erba gatta, o gattaia, chiamata così proprio perché è una pianta irresistibile per i gatti, quasi una droga. Il nome scientifico è Nepeta cataria: ha un odore caratteristico e aromatico, che ricorda un po’ la menta. Questa specie di pianta contiene il nepetalattone, una particolare molecola che, con il suo potere neuro-attivante e una struttura simile ai feromoni dei gatti, è in grado di migliorarne l’umore. 

Quando un micio si imbatte nell’erba gatta, generalmente la mordicchia, ci si strofina e inizia a fare le fusa. Quasi immediatamente salterà e giocherà con molta energia: questo “effetto allucinogeno” dura circa un quarto d’ora. Va segnalato anche che per certi gatti, al contrario, l’effetto di questa pianta può essere sedativo. 

L’erba gatta si può coltivare in vaso a casa, ma bisogna fare attenzione che il gatto non l’abbia sempre a disposizione: al proposito, va consultato il veterinario. Infine, questa pianta è anche un aiuto in caso di blocco di stomaco del gatto causato da boli di pelo, poiché può indurre l’animale al vomito.

Anche la valeriana è molto amata dai felini. Due diverse tipologie vanno d’accordo con i gatti: la Valeriana officinalis, cioè quella utilizzata in medicina per le sue proprietà calmanti, e la Valeriana sambucifolia. Questa tipologia si trova soprattutto nei Paesi scandinavi e attrae i gatti a tal punto che ne riescono a trovare le radici in campi liberi dalla neve. Per i mici la valeriana, con le sue proprietà che stimolano il sistema nervoso, sortisce un effetto simile a quello dell’erba gatta: può essere indicata come tonificante per i gatti che hanno bisogno di una sferzata di energia, ad esempio dopo una malattia.

Nella lista compare poi il camedrio maro, un arbusto ormai difficile da trovare, della stessa famiglia dell’erba gatta. Questa pianta cresce soprattutto in Corsica e in Sardegna arrivando fino ad alcuni tratti delle Alpi e della Liguria. Il maro ha un potere psicotropo sul gatto, cioè agisce sulle sue funzioni psichiche, e anche un potere insetticida, che tiene lontano dai mici “visitatori” indesiderati.

Dal Giappone si aggiunge il Matatabi (nella foto d’apertura), o silver vine, una pianta che stupisce per i suoi effetti. Non crea eccitazione o euforia nei mici, bensì li calma. Gli amici a quattro zampe, dopo averne masticato anche solo qualche foglia, sembrano rilassarsi in uno stato di vera estati.

Della Dactylis glomerata, o Dattile, conosciuta anche come erba mazzolina e impiegata come foraggio, infine, i gatti conoscono bene gli effetti benefici. Questa pianta viene spesso consumata dai felini per i suoi poteri curativi. La Dattile può essere molto utile in caso di malattia del nostro micio: se ingerita, è infatti in grado di “pulire” stomaco e intestino dei felini.

(Foto d’apertura: IPA)

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