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Le femmine di polpo lanciano oggetti contro i maschi che le molestano

Un sorprendente studio svela il comportamento delle femmine di polpo comune di Sydney, che utilizzano questa tecnica unica come forma di difesa personale e respingimento delle avances indesiderate.

di Silvia Stellacci

Un recente studio dell’Università di Sydney, pubblicato su PLoS One e riportato da testate come “The Washington Post”, “The Guardian” e “NewsWeek”, rivela un comportamento straordinario tra gli octopus tetricus, noti anche come polpi comuni di Sydney. La scoperta apre nuovi scenari sulla complessità del comportamento degli abitanti degli oceani, mettendo in luce il fatto che le femmine di questi invertebrati marini lanciano di proposito oggetti contro i polpi maschi che le importunano.

I ricercatori, guidati dal professor Peter Godfrey-Smith, hanno analizzato oltre 20 ore di video registrato nelle acque di Jervis Bay, al largo della costa australiana. Ciò che ha colpito gli studiosi è stata la scoperta che il lancio di oggetti avviene il più delle volte in situazioni di difesa personale, a protezione del proprio spazio o come risposta agli approcci indesiderati dei polpi maschi. Il 53% di questi lanci si verifica entro due minuti da un’interazione tra polpi, spesso coinvolgendo lotte, accoppiamenti o contese. In modo significativo, le femmine sono emerse come protagoniste principali di questo spettacolo sottomarino, responsabili del 66% dei lanci – 90 lanci contro gli 11 dei maschi, con un rapporto di 9 a 1.

Ciò che rende questo comportamento ancora più straordinario è che le femmine utilizzano questa forma di proiezione di oggetti in contesti aggressivi, lanciando, in alcuni casi, i materiali contro i polpi maschi che le importunano con rituali di corteggiamento e approcci invadenti. Il professor Godfrey-Smith ha sottolineato come il lancio di oggetti rappresenti una sorta di difesa, un modo per le femmine di mantenere il proprio “spazio vitale” e respingere gli approcci indesiderati.

Il comportamento è stato definito sorprendente dal professore, che ha evidenziato come questa sia una forma di comunicazione unica tra gli animali non umani. Nonostante tutto, i ricercatori stanno ancora cercando di indagare se questo comportamento avvenga in maniera giocosa o meno. «Ce lo siamo chiesti in continuazione» ha detto al “The Washington Post” Godfrey-Smith. 

I dati raccolti durante lo studio indicano che il 32% dei lanci è correlato alla pulizia delle tane dei polpi, mentre l’8% si verifica dopo il pasto, quando i polpi gettano via i gusci. Tuttavia, è il contesto sociale ad emergere come elemento chiave, con la maggior parte dei lanci che si verificano durante interazioni aggressive o di accoppiamento. Questo comportamento aggressivo è particolarmente intrigante considerando la vita solitaria e tendenzialmente asociale dei polpi.

(Foto d’apertura: IPA)

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