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Toto, l’elefantino neonato e orfano salvato dal branco

Portato in salvo da alcuni esemplari della sua stessa specie, un piccolo elefantino orfano, ribattezzato in seguito Toto, è stato accolto dall’organizzazione Sheldrick Wildlife Trust in Kenya, dove ha trovato una nuova famiglia che ha potuto accudirlo, accompagnarlo nel suo percorso di riabilitazione e donargli tutto l’amore possibile.

di Filippo Bocchini
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Una storia speciale testimoniata dallo Sheldrick Wildlife Trust (SWT), un’organizzazione no profit del Kenya che insieme a KWS (Kenya Wildlife Service) porta avanti da anni un importante progetto nella zona dello Tsavo Est, gestendo programmi di salvataggio e riabilitazione di elefanti orfani.
Siamo in Ithumba (zona settentrionale del Parco Nazionale dello Tsavo) e il protagonista di questo racconto è un piccolo elefantino, trovato abbandonato in grandi difficoltà da altri esemplari della stessa specie.

Il cucciolo era senza i genitori, nato da pochi giorni e appariva spaesato e malmesso: così gli adulti del branco, che non erano la sua famiglia naturale – ma che erano stati vecchi “ospiti” del rifugio – hanno deciso di portarlo nel posto dove avevano vissuto e che più di ogni altro consideravano sicuro per poterlo aiutare. In pratica, hanno fatto un ragionamento: una volta riconosciuto il pericolo per l’elefantino, sono stati capaci di pensare come aiutarlo e lo hanno accompganato proprio lì, seguendo l’istinto!

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Toto arriva al rifugio “portato” da un branco di elefanti, non della sua famiglia, che l’ha salvato.
Foto: Sheldrick Wildlife Trust



Il piccolo aveva appena qualche giorno di vita, era molto debole e, viste le sue condizioni fisiche, era piuttosto evidente che fosse rimasto senza latte: si aggirava disperatamente tra le femmine del gruppo presenti, cercando di essere allattato, ma nessuna di loro purtroppo era in grado di aiutarlo.

Benjamin, il capo custode del rifugio, ha assistito alla scena e ha prontamente allertato il direttore del KWS, il quale ha richiesto un intervento immediato di salvataggio, consapevole che ogni minuto poteva essere prezioso per il piccolo elefante in fin di vita. Un elicottero ha così raggiunto rapidamente Ithumba da Kaluku, luogo in cui sorge il quartier generale di Sheldrick Wildlife Trust, utilizzato principalmente come rifugio per gli elefanti più giovani appena nati che hanno bisogno di cure.
Il piccolo elefantino in difficoltà – prelevato con l’aereo grazie alle sue ridotte dimensioni – è riuscito così ad essere trasferito in un posto adatto a lui e a rimanere al sicuro per la riabilitazione.

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Toto al Kenya Wildlife Service, rifugio specializzato in baby elefanti. Foto: Sheldrick Wildlife Trust


Ed è poi giunto il momento trovare un nome al piccolo elefante salvato. Il Kenya, composto da tante tribù differenti, è solito celebrare con grande entusiasmo la nascita dei nuovi bambini, indipendentemente dall’appartenenza etnica: ognuno di loro viene accolto infatti non solo nella famiglia di origine, ma in tutta la tribù. E così anche il protagonista di questa storia, visto il calore con cui era stato accolto da tutti nel nuovo rifugio, è stato battezzato Toto, in omaggio al termine swahili “mtoto”, che significa appunto “bambino”.

Solitamente, all’interno del rifugio ogni nuovo elefante orfano viene seguito da un gruppo di custodi. I cuccioli appena nati hanno però bisogno di qualche attenzione in più, di una figura “genitoriale” specifica e dedicata che possa prendersi cura di lui a tempo pieno. Proprio per questo motivo, per accudire Toto è stata scelta una persona speciale di nome Joseph, un uomo talentuoso che ha iniziato il suo percorso lavorativo come giovane ranger nell’unità cinofila dell’organizzazione, diventando in seguito custode. Ad assisterlo in questo percorso è stato invece selezionato Sammy, un individuo tranquillo e competente dalle doti straordinarie, che ha subito conquistato Toto con il suo approccio gentile e pacato.

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L’elefante è “innamorato” dei due custodi che l’hanno cresciuto in questo anno.
Foto: Sheldrick Wildlife Trust

Il piccolo elefantino durante il primo periodo ha attraversato momenti di alti e bassi, affrontando dure sfide e momenti difficili (in particolare nella fase di dentizione), ma aiutato da Joseph e Sammy è riuscito a superarle. Le prime notti ad esempio, Toto faceva molta fatica ad addormentarsi nella sua stalla, così i due custodi lo portavano fuori a riposare sotto il cielo stellato, fino a quando non cadeva in un sonno profondo.
Ma non solo! Iniziando a conoscere bene il baby elefante, Joseph e Sammy cercavano di coccolarlo al meglio ogni giorno: dalla radio posizionata vicino alla sua stalla per fargli ascoltare la musica country di cui era appassionato, fino a veri e propri rituali di cura come bagni con olio di cocco che proteggevano e miglioravamo la sua peluria molto folta e abbondante (per questo Toto è stato anche soprannominato il “piccolo mammut lanoso”).

Durante il suo primo anno a Kaluku, Toto ha instaurato un rapporto molto stretto con i suoi due custodi, trascorrendo con loro giornate piene di attività ed esperienze condivise.
Solo dopo il suo primo compleanno, l’elefantino ha iniziato a interagire anche con il branco degli altri elefanti di Kaluku, cercando di stabilire rapporti con tutti, in particolare con un altro esemplare di nome Natibu. Anche in questo caso però, le difficoltà iniziali non sono mancate.
A mezzogiorno, quando gli orfani solitamente si riuniscono per il latte e il bagno nel fango, Toto spariva: dopo aver preso il suo biberon, si dirigeva furtivamente verso la sua vecchia stalla, dove sapeva che Joseph era in servizio, per avere un po’ di tempo da passare in tranquillità con lui. Dopo un primo periodo di transizione, Toto si è gradualmente abituato al bagno nel fango con i suoi esemplari e ora è uno degli elefanti più entusiasti di questa attività!

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Toto gioca con gli altri animali: dopo molti mesi di difficoltà, finalmente si sta ambientando.
Foto: Sheldrick Wildlife Trust

Con il passare del tempo l’elefantino ha iniziato a sentirsi sempre più a casa e ha avuto la possibilità di stringere forti legami con altri esemplari: tra questi una piccola elefantessa neonata rimasta orfana e salvata dal Parco Nazionale di Meru, con cui ha coltivato un rapporto di amicizia speciale, quasi fraterno.

Toto oggi sta crescendo, la sua prima zanna sta finalmente spuntando e tutto il rifugio si dichiara orgoglioso del grande lavoro svolto e di aver vissuto insieme all’elefante una storia così speciale. Nonostante le cure non siano ancora finite e il percorso di riabilitazione continui, grazie all’aiuto degli esemplari che il primo giorno lo hanno incredibilmente portato in salvo appena nato, ora Toto può godersi la sua famiglia e affrontare con entusiasmo tutta la strada che ha davanti a sé.

In apertura: Toto prende il latte dal biberon. Fino a pochi mesi fa, preferiva la vita con i suoi guardiani piuttosto che quella con gli altri elefanti: ora sta imparando. Foto: Sheldrick Wildlife Trust

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