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Jasper: il raro onagro in via d’estinzione è la star dello zoo di Chester

La nascita del cucciolo stupisce gli zoologi di tutto il mondo. Gli addetti dello zoo britannico annunciano con gioia il nuovo arrivato, che appartiene a una specie di asini selvatci rarissima in natura, perché vittima del bracconaggio e del cambiamento climatico. Oggi allo stato brado ne sopravvivono solo 600 in zone protette dell’Iran. Per questo sono importanti programmi di ripopolamento e di salvaguardia degli animali più a rischio come quello del centro zoologico britannico

di Redazione
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Sono molti i festeggiamenti che in questi giorni coinvolgono lo zoo di Chester e tutto il Regno Unito. Il festeggiato speciale in questione è un raro cucciolo persiano di onagro, che con la sua nascita ha stupito tutti, rappresentando un faro per la sorte della sua specie.
Il piccolo viene al mondo durante i primi giorni di agosto dalla madre Azita, che lo ha portato in grembo 12 mesi, tanto dura la gestazione di questa specie.

Gli esemplari di onagro sono ormai pochissimi: ad oggi ne esistono soltanto 600, tra cui molti anziani, destinati a diminuire sempre di più. Da questa triste condizione prende spunto il nome di battesimo del cucciolo, che è anche un buon augurio: gli addetti dello zoo scelgono di chiamarlo Jasper, che in persiano vuol dire “portatore di tesori”.



Il piccolo Jasper ha un bellissimo manto color sabbia, è un vero giocherellone e con le sue due settimane di vita è già la star indiscussa dello zoo: sono numerosi i video sul sito ufficiale che lo ritraggono mentre esplora la sua nuova casa, trotterellando qua e là, tra le coccole della madre e le attenzioni del personale della struttura.

Gli specialisti dello zoo sono impegnati costantemente nella lotta contro l’estinzione di moltissime specie a rischio. Il centro zoologico di Chester, infatti, vanta già numerose esperienze nella creazione di programmi specifici per la salvaguardia e la tutela di esemplari a rischio. È proprio grazie a questi progetti che lo zoo è riuscito a far nascere il piccolo Jasper, classificandosi tra i pochi parchi al mondo che raggiungono simili obiettivi.


Che animale è l’onagro e perché ha bisogno di essere protetto?
L’onagro è un tipo di asino selvatico asiatico che fa parte della famiglia degli equini.
Fra i suoi tratti peculiari ci sono il carattere curioso e la velocità, basti pensare che può correre fino a 70 chilometri all’ora. Il termine onagro, infatti, deriva dalla parola greca che sta per “asino selvatico” e per quanto somiglino ai classici ciuchini, in realtà sono strettamente imparentati ai cavalli.

L’onagro ha caratteristiche fisiche che ci aiutano a distinguerlo dai suoi parenti. Ad esempio, sul corpo di questi esemplari ci sono le caratteristiche “castagne”, ovvero piccole placche marroni simili a calli che nel caso dell’onagro sono presenti solo sulle zampe anteriori – a differenza dei cavalli selvatici.

Un tempo questa specie popolava i deserti della Mongolia, della Cina e dell’Iran, ma ai giorni nostri sopravvivono qualche decina di esemplari solo in due piccole aree protette in Iran. Il motivo? L’uomo! La popolazione di questi animali è stato dimezzata a causa del bracconaggio illegale, dell’estrema siccità e delle malattie trasmesse dagli animali da fattoria. Per queste cause la popolazione di onagro è crollata di oltre il 50% negli ultimi due decenni, lasciandone soltanto 600 allo stato brado.
L’onagro è stato inserito tra le specie ad alto rischio d’estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Alcune delle loro caratteristiche biologiche ci aiutano a contestualizzare lo stato di allerta.
Gli studi sui comportamenti riproduttivi dell’onagro spiegano che il primo accoppiamento non avviene mai prima dei 4 anni. Queste tempistiche, aggiunte a una gestazione che dura 12 mesi e alla possibilità delle femmine di dare alla luce solo un piccolo per volta, fanno comprendere la necessità di programmi di salvaguardia come quello dello zoo di Chester.

Sicuramente la sopravvivenza in spazi diversi dall’habitat naturale non è sempre la soluzione migliore per gli animali, ma nel caso specifico dell’onagro è una risorsa indispensabile per permettergli di continuare a vivere.

Testo di Aurora Castorina

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