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Il cavallo celeste galoppa alla conquista del mondo 

L’Akhal Teke è una delle più antiche e rare razze equine è arriva dal Turkmenistan. E ora grazie ai colori del suo mantello è diventato famosissimo sui social network che ne hanno amplificato la popolarità.

di Redazione

Non è solo considerato il cavallo più bello del mondo, ma è anche in possesso di una storia straordinaria. Stiamo parlando dell’Akhal Teke, famoso per il mantello setato. Si tratta di una razza che ha origine in Turkmenistan, in Asia Centrale. L’esercito di Genghis Khan si spostava in sella a questi cavalli e Marco Polo racconta che Bucefalo, il cavallo di Alessandro Magno, fosse un Akhal Teke, ricevuto in dono in occasione delle nozze con Roxana, la figlia del re della Bactria. 

Ora lo chiamano “il cavallo celeste” e ne esistono solo 8 mila in tutto il mondo, 1.000 dei quali vivono in un allevamento nei pressi della capitale turkmena Ashgabat. Il Turkmenistan, considerato terra d’origine di questa razza, vide un calo nella popolazione degli Akhal Teke quando in epoca sovietica i migliori esemplari furono portati in Russia. Attualmente il Paese cerca di tornare agli antichi splendori.  

Il nucleo fondamentale della razza è stato per secoli in mano ai Teke, una tribù di guerrieri Turkmeni il cui territorio comprendeva l’oasi di Akhal. Per questo popolo il cavallo era fondamentale, si diceva, infatti, valesse più della loro stessa vita. Ogni yurta (la tenda delle popolazioni nomadi asiatiche) proteggeva uno o due di questi soggetti e alla nascita il puledro veniva tenuto in braccio per ore dal proprietario, il cui odore gli si fissava così nella memoria. L’uomo cresceva più che un destriero un vero amico, con il quale il legame era particolarmente forte ed esclusivo: il cavaliere dedicava al cavallo cure, tempo ed attenzioni e questi lo ripagava con tutta la sua dedizione.  

Oggi come allora, così, questi sono cavalli estremamente pregiati: il prezzo di un Akhal Teke è arrivato fino a 2 milioni di dollari. La ragione è la resistenza di questi animali, originari del deserto del Karakum e quindi in grado di sopportare climi estremi.  

(Foto d’apertura: IPA)

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