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A Bologna ci sono cavalli che “assistono” le donne vittime di violenza  

Grazie all’ippoterapia riescono a riappropriarsi di se stesse. Merito del progetto “A vita alta” che ha dato l’opportunità a quattro donne di incontrare gli equini e di seguirli per diversi mesi.

di Redazione

L’ippoterapia come medicina per ritrovare autostima, serenità e coraggio. I cavalli come alleati preziosi per aiutare le donne a uscire dall’incubo della violenza. Sono questi gli ingredienti del progetto “A vita alta”, frutto della collaborazione tra l’associazione Il Centauro, la cooperativa di Bologna Mondo Donna e della società Cica.   

Così, per diversi mesi, quattro donne hanno potuto incontrare due cavalli, Evelyne e Star. Sono state loro a prendersene cura, a seguirli, a sfruttare il loro potere terapeutico all’interno di un percorso guidato che ha preso il via nel 2022.  

E il segreto del successo di questa iniziativa sta proprio nella presenza dei cavalli. Grazie alla mediazione di questi animali, infatti, si crea la possibilità di riappropriarsi della propria emotività attraverso la comunicazione non verbale. Il cavallo diventa così facilitatore di un’esperienza pensata proprio per ricreare un contatto profondo con la vita. E le azioni concrete che seguono, come il prendersene cura e costruire una relazione di fiducia, rinfrancano la consapevolezza di sé con benefici sia fisici, sia psicologici.

Fondamentali per le quattro donne protagoniste: persone seguite dai centri antiviolenza già da diversi mesi e quindi uscite dalla fase di prima emergenza, ma ancora con molta strada da fare per ritrovarsi. Dopo nove mesi di attività in compagnia degli animali, i riscontri sono stati più che positivi a detta delle stesse protagoniste che hanno vissuto sulla propria pelle tutti i benefici legati all’ippoterapia, già da anni cardine degli interventi assistiti con gli animali. Umore sollevato, più fiducia nel prossimo e soprattutto una visione più equilibrata della distribuzione del potere all’interno di una relazione. 

Risultati che, dopo questo primo ciclo di attività, consentiranno di riproporre l’iniziativa nei prossimi mesi. Con l’intenzione di ampliarla, aprendo la partecipazione agli incontri anche ai figli delle donne protagoniste degli interventi di ippoterapia. 

Pratiche che consentono, come ha spiegato una delle operatrici di Mondo Donna, Corine Giangregorio, nel corso della conferenza stampa in cui è stato illustrato il progetto, «cavalli come Evelyne e Star sono in grado di garantire un percorso di emersione dalla violenza che non passa necessariamente solo dalla parola, come accade con i colloqui verbali».  

(Foto d’apertura: Associazione GSD Il Centauro APS)

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