Cavalli pompieri contro gli incendi
È l’iniziativa messa in campo dall’associazione «Wild Horses Fire Brigade» che utilizza i celebri mustang come spazzini delle praterie e dei boschi. Liberi e selvaggi divorano il combustibile che alimenta i roghi.
di Alessio PaganiCavalli contro gli incendi. Non equini normali però ma quelli selvaggi, un tempo padroni delle praterie nordamericane. Come i mustang. Sembra un’assurdità ma è una realtà da tenere in considerazione e ampliare il più possibile. Il progetto ha un nume chiaro: «Wild Horses Fire Brigade». E lo si può riassumere in poche parole: i cavalli selvaggi, se lasciati liberi di muoversi, tengono pulito il sottobosco eliminando, naturalmente e nel migliore dei modi, il combustibile preferito degli incendi. A lanciare questa idea è stato
William Simpson, 70 anni e da nove vive in mezzo ai cavalli selvaggi, in un ranch in una zona piuttosto isolata tra Oregon e California. È lui che ha avuto l’idea combattere gli incendi che devastano il territorio con gli erbivori. Di cui si sente l’assenza specialmente in periodi caldi e secchi. Il sistema a monte del progetto è semplice quanto efficace: i cavalli brucando erba e sottobosco aiutano a mitigare gli incendi e il fumo, togliendo proprio ai roghi il loro materiale combustibile.
«Prima dell’arrivo di Colombo nel 1492, gli scienziati stimano che vi fossero ben 50 milioni di bisonti, 20 milioni di cavalli selvaggi e circa 100 milioni di cervidi (cervi, alci, antilocapre, ecc.) nel paesaggio nordamericano. Oggi scopriamo che queste popolazioni di erbivori di grandi dimensioni sono state decimate a causa della cattiva gestione e dell’ingerenza umana», spiegano i promotori. «Eppure studi scientifici ampiamente pubblicati mostrano la perdita di grandi erbivori si traduce in un eccesso anormale di erba e combustibili».
Da qui l’idea di tornare a sostenere e utilizzare questi equini selvaggi. «Ricollocandoli lontano dalle aree di conflitto e reclusione e localizzarli in aree selvagge dove porterebbero beneficio alla flora e alla fauna», sottolineano dall’associazione, «e parallelamente terrebbero ordinato e pulito il sottobosco e le praterie. Eliminando i combustibili per gli incendi».
Simpson, del resto, ha la prova concreta della loro utilità. Nel 2018, le fiamme hanno bruciato 15 mila ettari di bosco nella sua zona, Siskiyou county, prima di essere domate. Ma il ranch e l’area intorno sono rimasti quasi intatti: merito della brigata dei cavalli pompieri.
(Foto d’apertura: @officialwhfb)
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