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Gli animali simbolo di Halloween, tra superstizione e leggenda

È la festa in cui si gioca con alcune piccole grandi “paure” e a farlo sono soprattutto i più piccoli. A spaventarci ci sono anche loro: pipistrelli, ratti e allocchi. Esseri con un’iconografia un po’ spettrale e non meritata, perché in natura hanno un ruolo importantissimo. E a passarsela peggio di tutti sono i gatti neri

di Redazione

Halloween, nome che viene dallo scozzese antico e che significa “Sera dei Santi”, era un tempo una notte un po’ spaventosa ormai diventata una ricorrenza gradita anche ai bambini. A questa festa sono per tradizione associati alcuni animali, loro malgrado vittime di paure e superstizioni che non dovrebbero più esistere e invece tornano puntualmente d’attualità.
Sembra di essere nel Medioevo, infatti, a sentire che ogni anno, intorno a questa ricorrenza, vengono sporte denunce dalle associazioni animaliste. Complice la notte delle streghe, infatti, i gatti neri sono addirittura in pericolo. Troppi vengono chiesti in adozione ai rifugi, proprio loro che di solito sono “scartati” per il colore del pelo e perché hanno la nomea di portasfortuna
Sono gli animali più “rappresentativi” di Halloween, ma tutto dovrebbe fermarsi qua: se le antiche superstizioni medioevali volevano che i gatti incarnassero l’anima degli spiriti maligni invocati dalle streghe per compiere le loro magie occulte, oggi evidentemente questo non ha più senso. Eppure, Per quanto appaia incredibile, alcune delle richieste di adozioni in vista di Halloween arriverebbero da persone che potrebbero compiere addirittura macabri rituali usando i felini neri o altri piccoli animali, come le galline. 

Il pipistrello: il cacciatore di insetti

Tra gli altri animali simbolo di Halloween, ma fortunatamente lasciati in pace dai malintenzionati, troviamo poi i pipistrelli. Spaventosi, forse, ma come spiega il WWF «hanno un ruolo molto importante in natura e nascondono innumerevoli qualità e segreti». In Italia ne esistono più di 30 specie: fanno paura forse per la loro “vita notturna”, la somiglianza a grossi ratti con le ali e l’abitudine di stare in colonie numerose appesi a testa in giù in spazi bui.  
Eppure sono animali davvero interessanti: comunicano fra loro tramite ultrasuoni, grazie ai quali sono anche in grado di catturare centinaia di insetti ogni notte, zanzare soprattutto, e di orientarsi in spazi completamente privi di luce. 

Il serpente: vittima di storia e religione

Anche i serpenti sono da sempre vittime di pregiudizi e leggende. Storia e religione hanno contribuito a creare un’immagine del tutto distorta di questi animali. Molti di loro vengono uccisi ogni anno, perché considerati pericolosi e simbolo del male, nonostante siano tutti specie protette. Solo un basso numero di specie, poi, sono  velenose: in Italia, ad esempio, solo 5 vipere sono pericolose per il loro veleno, ma normalmente nessuna di queste rappresenta un rischio molto grave per un adulto in salute. 

L’allocco: il fantasma della notte

L’allocco, dopo il gufo reale, è il più grande rapace notturno che abbiamo in Italia. Il piumaggio grigio-bruno e gli occhi scuri lo rendono altamente mimetico: un vero “ fantasma” della notte. Spesso la sua presenza viene rivelata solo dal verso: inconfondibile, spettrale e inquietante se ascoltato di notte,  per questo spaventa. In realtà, è un uccello del tutto innocuo, che rifugge l’uomo ed è utilissimo all’ambiente e agli agricoltori. È infatti un predatore di roditori abilissimo. 

Il ratto: maestro di sopravvivenza

Da sempre associato al buio e alla paura, il ratto è un roditore presente in quasi tutto il mondo e su di lui sono molti i miti e le credenze da sfatare. Ne esistono due specie (il ratto nero e il ratto norvegese) che si adattano a numerosi ambienti e per questo abitano spesso anche zone antropizzate. Questa grande capacità di vivere nei luoghi più diversi e la loro abitudine a frequentare case anche abitate sono fra i motivi per cui l’uomo è così intimorito da questi animali. Che però sono tra i più forti a sopravvivere e a evolversi sul pianeta. 

Il ragno: un architetto fantastico

I ragni, infine, sono un gruppo di invertebrati, gli aracnidi, che comprende quasi 50.000 specie differenti. Anche loro sono da sempre vittime di pregiudizi, compresa la credenza che il loro morso sia quasi sempre letale. In realtà solo un ridottissimo numero di specie è davvero pericoloso per l’uomo: in Italia sono pochissimi quelli velenosi, mentre la maggioranza è del tutto innocua. Tutti i ragni sono invece fantastici architetti: la tela che alcuni di loro producono è un capolavoro di geometria e il materiale che la costituisce è tra i più resistenti in natura. 

Ad Halloween diversi animali, loro malgrado, diventano protagonisti di questa “notte delle streghe”: sono animali considerati spaventosi per il loro aspetto, ma ovviamente si tratta solo di leggende e superstizioni. Se avete un gatto nero, però, non perdetelo di vista: pare ci siano ancora persone malintenzionate che utilizzano i felini con il manto di questo colore per assurdi, e proibiti, riti esoterici.

Foto: IPA

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