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Fuorilegge i palloncini e i coriandoli di plastica: «Uccidono gli animali marini» 

Il comune di Caorle ha emanato un divieto ferreo, seguito a ruota da altre realtà. Con multe salate fino a 500 euro. L’obiettivo? Tutelare la fauna marina dall’inquinamento, legato alla dispersione di questi oggetti.

di Redazione

Si allunga la lista dei comuni italiani affacciati sui mari che puntano a eliminare la plastica. Anche a Caorle, in provincia di Venezia, è infatti entrato in vigore un provvedimento decisamente restrittivo, in nome degli animali marini. Una scelta che è stata seguita a ruota anche da altre realtà: Forio d’Ischia, sull’isola dell’arcipelago napoletano, Stintino, nel sassarese, e Olbia, provincia di Olbia Tempio. Nel dettaglio è stato disposto il divieto di rilascio in aria di palloncini nel territorio del Comune di Caorle, nonché di utilizzo di nastri colorati e coriandoli in plastica. 

Questo provvedimento è stato adottato per contrastare una pratica, all’apparenza innocua e spesso associata ad occasioni gioiose quali matrimoni e cerimonie, che in realtà oltre a contribuire all’inquinamento da plastiche arreca danni agli animali che spesso rimangono intrappolati nei fili o scambiano i frammenti di palloncini per cibo. 

Secondo i dati forniti da Plastic Free Onlus, con la quale il Comune di Caorle ha sottoscritto un protocollo d’intesa volto a contrastare l’inquinamento da plastica nel territorio comunale, i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. Infatti il rischio concreto è che finiscano in mare. 

In particolare, una ricerca dell’Università di Wales Swansea, nel Galles, ha evidenziato che i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzate. «Siamo sensibili al tema della difesa dell’ambiente e della sostenibilità», ha commenta il sindaco Marco Sarto, «per questo abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della referente di Plastic Free per Caorle, Irene Zambusi, volta a impedire un comportamento di cui molti non conoscono le conseguenze».  

«Voglio ringraziare sentitamente il sindaco Marco Sarto e tutta il Comune per la grande collaborazione e attenzione che dimostrano da sempre nei confronti delle tematiche ambientali», ha aggiunto Irene Zambusi. «Perché oltre ad aver accolto la proposta di Plastic Free, il sindaco ha anche integrato il provvedimento con il divieto di utilizzo di nastri e coriandoli di plastica, altri elementi inquinanti che contribuiscono alla proliferazione dei rifiuti pericolosi per le creature marine». 

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