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Bea, la labrador che fiuta la plastica abbandonata

Per combattere la piaga dei rifiuti dispersi il Comune siciliano di Castelbuono ha deciso di affidarsi all’olfatto di una cagnolona speciale. È addestrata a scoprire sacchetti, bottiglie e altri oggetti e grazie a lei boschi e aree verdi saranno più puliti.

di Alessio Pagani

Il comune schiera una labrador contro gli incivili, si chiama Bea e fiuterà la plastica abbandonata. Questa, infatti, sarà la sua missione. Alla cagnolona di un anno spetterà, così, il compito di contribuire alla tutela dell’ambiente scandagliando con il suo fiuto boschi, scarpate e torrenti del territorio di Castelbuono, realtà della città metropolitana di Palermo.

Obiettivo dichiarato dell’agente speciale a quattro zampe è quello di combattere gli incivili che abbandonano i rifiuti tra la natura, inquinando il territorio. L’amministrazione della piccola realtà palermitana conferma così la sua vocazione animalista, oltre che ambientalista, affidandosi nuovamente a dei quattro zampe per risolvere il problema della spazzatura. Prima di Bea, infatti, era stata la volta degli asini, introdotti ormai oltre quindici anni fa per avviare la raccolta differenziata porta a porta, eliminando gli inquinanti autocompattatori a motore.

Ora è la volta della cagnolona che a breve inizierà il suo pattugliamento come parte fondamentale dell’Unità cinofila ecologica e indicherà ai suoi colleghi umani dove trovare la spazzatura da ripulire, così da andare a colpo sicuro. In pratica sarà un lavoro di squadra: lei si occuperà della ricerca e gli umani potranno concentrarsi sulla rimozione. A svolgere il compiuto più difficile – quello di trovare bottigliette e sacchetti infilati tra erba e cespugli – ci penserà lei.

L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale in collaborazione alla Castelbuono Ambiente, la società che gestisce i rifiuti del comune, «punta contrastare l’abbandono incivile dei rifiuti da parte di alcuni cittadini» spiegano dal Comune. «Con questo progetto, si intende rafforzare l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente e valorizzare servizi che possono essere utili alla comunità».

(Foto d’apertura: Comune di Castelbuono)

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