L’orso distrugge la Rolls-Royce! Ma è solo la maldestra truffa di un uomo con pelliccia e artigli finti
Ha dell’incredibile questa storia che arriva da San Bernardino, in California. Quattro uomini sono stati arrestati con l’accusa di truffa e associazione a delinquere per aver tentato di ottenere rimborsi dalle assicurazioni in maniera illecita. I malviventi avevano inscenato per tre volte l’attacco di un orso ad auto di lusso, destando più di un dubbio tra le autorità competenti. Il costume da orso ritrovato nella casa di uno degli indagati ha confermato che non si trattava solo di un sospetto
di Pietro SantiniA seguito dei numerosi incontri ravvicinati tra uomo e orso avvenuti negli ultimi anni, si è riaperta la questione relativa alla sicurezza delle persone che abitano o che si trovano in vacanza nei luoghi in cui vivono gli orsi, contribuendo (come spesso accade) a generare due fazioni opposte: chi considera gli animali selvatici un pericolo da eliminare e chi, al contrario, ritiene gli esseri umani i veri colpevoli solo per aver concepito una simile soluzione.
I numeri confermano che si tratta di una casistica piuttosto ridotta, considerando che negli ultimi 150 anni in Italia sono stati documentati “solo” 9 attacchi di orsi all’uomo, di cui uno con esito fatale. A livello europeo si parla invece di numeri inferiori ai 20 attacchi l’anno mentre dei 290 documentati dal 2000 al 2015 circa il 6% si è rivelato fatale.
In America la situazione è leggermente diversa e il primo caso provato di morte di una persona causata da un plantigrado in California è stato registrato nel corso del 2024. Nel “Golden State” c’è una popolazione molto numerosa di oltre 30.000 orsi neri, che arrivano spesso nelle zone abitate in cerca di cibo e non è raro vedere questi esemplari rovistare nei cassonetti o addirittura rifornirsi dal frigorifero di casa e godersi un po’ di relax nella piscina delle villette, causando grande spavento tra gli abitanti.
Quello che è rarissimo, invece, anzi del tutto inedito, è vedere un orso entrare in un’auto di lusso, graffiare portiere e sedili e poi andarsene soddisfatto, il tutto ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un’abitazione privata. Eppure è accaduto, o meglio così ha raccontato il proprietario della Rolls-Royce in questione, che senza perdere tempo ha richiesto all’assicurazione il risarcimento dei danni subiti per colpa del raid selvaggio, dando il via alle dovute perizie e indagini del caso.
In effetti questa situazione ha destato più di qualche dubbio tra gli investigatori del California Department of Insurance. Già ad un primo sguardo alle riprese, persino uno spettatore poco attento può notare movimenti dentro l’auto che a fatica si addicono a un animale della stazza di un orso. Un’analisi più accurata di un esperto biologo coinvolto dalle forze dell’ordine ha confermato poi i sospetti: “Quello è chiaramente un uomo in un costume da orso!”.
Così le indagine sono proseguite e, grazie al contributo del Glendale Police Department e del California Highway Patrol, si è scoperto che lo stesso “orso” aveva mostrato un comportamento simile nei confronti di due Mercedes alcuni mesi prima, episodi seguito da richieste di altri rimborsi alle assicurazioni, per un totale di oltre 140.000 dollari.
A quel punto, i detective californiani hanno bussato alle porta di quattro sospettati, rinvenendo in casa loro un costume da orso e degli artigli metallici, utilizzati per graffiare l’interno delle auto. Ora che le autorità sono riuscite a dare all’orso di fantasia un volto e un nome (4 a dire il vero), il caso passa al procuratore distrettuale di San Bernardino e i quattro uomini dovranno rispondere delle accuse di frode assicurativa e di associazione a delinquere.
Insomma, tempi duri per gli orsi, anche dall’altra parte dell’Oceano, soprattutto per quelli finti che si atteggiano come tali per trarre vantaggio a discapito degli altri.
Forse sarebbe stato meglio seguire l’esempio dei veri orsi e andare in letargo, che l’inverno incombe, anziché inscenare un’idea così maldestra. Come se non bastasse, episodi del genere alimentano un’ulteriore percezione negativa nei confronti dei grandi carnivori, già vittime di pregiudizi e paure.
In apertura: Gli interni della Rolls-Royce Ghost del 2010 portano i segni dell’attacco del finto orso. Nella foto a sinistra il costume da orso ritrovato nella casa di uno dei quattro indagati.
Foto: Facebook / California Department of Insurance (CDI)
Video: @kcranews
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