Dalle antenne delle zanzare nascono sensori in grado di trovare superstiti ai terremoti: gli scienziati sono al lavoro!
È possibile salvare vite umane grazie alle antenne delle zanzare? Sì, e a dirlo sono alcuni ricercatori, anche un italiano, della Purdue University – Department of Entomology dell’Indiana. Stanno lavorando a “riprodurre” le antenne per realizzare sensori capaci di individuare anche i rumori più “sottili”, provenienti da eventuali superstiti a disastri ambientali come terremoti e tsunami
di Marta Mancosu
Le zanzare, spesso percepite come fastidiosi insetti, nascondono nelle loro antenne un potenziale sorprendente che potrebbe rivoluzionare la rilevazione dei disastri naturali.
Un team multidisciplinare dell’Università di Purdue, nell’Indiana (Stati Uniti), sta studiando la struttura delle antenne di questi piccoli insetti per sviluppare sensori acustici avanzati in grado di migliorare il monitoraggio e la rilevazione di eventi catastrofici.
Le zanzare, pur essendo prive di orecchie nel senso tradizionale del termine, utilizzano le loro antenne per percepire suoni e vibrazioni nell’ambiente circostante. Queste strutture altamente specializzate sono composte da segmenti ricoperti di peli sensoriali fini, sensibili a diverse frequenze acustiche. Nei maschi, le antenne sono più piumose rispetto a quelle delle femmine, facilitando l’individuazione del caratteristico ronzio delle ali delle potenziali compagne, risorsa fondamentale per l’accoppiamento.
Il professor Pablo Zavattieri, docente di Ingegneria Civile presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Purdue, sottolinea l’importanza di trarre ispirazione dalla natura per fare passi avanti nella ricerca scientifica. “Una caratteristica essenziale dell’ingegneria fin dai suoi inizi è stata quella di ispirarsi alla natura e utilizzarla per progredire nella ricerca”, afferma il professore.
Ma come sono arrivati a questa sorprendente scoperta? Il team di ricerca ha utilizzato la tomografia computerizzata per analizzare in dettaglio le caratteristiche strutturali delle antenne delle zanzare. Il risultato? Decisamente stupefacente: dall’analisi è emerso infatti che questi piccoli insetti hanno una sensibilità uditiva davvero elevata, tant’è che pare siano in grado di rilevare una gamma di frequenze molto più ampia di quanto si pensi.
La scoperta è realmente innovativa sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto nel campo della sicurezza.
Le zanzare possono percepire segnali specifici in ambienti rumorosi, grazie alla disposizione e alla morfologia dei loro piccoli peli sensoriali. Ispirandosi a queste caratteristiche figlie della bellezza della natura, gli scienziati stanno lavorando per replicare esattamente queste strutture. Come? Nel design, precisissimo, di sensori acustici avanzati.
Si tratta di creazioni speciali, uniche nel loro genere, che potrebbero significativamente migliorare la nostra capacità di monitorare e di rilevare precocemente disastri naturali, offrendo nuovi strumenti per la prevenzione e la gestione delle emergenze. L’ambizioso e rivoluzionario obiettivo è quello di poter salvare vite umane grazie a sensori realizzati dalle antenne delle zanzare.
Questo affascinante connubio tra natura e tecnologia apre la strada a innovazioni che potrebbero trasformare il modo in cui affrontiamo le calamità naturali, dimostrando ancora una volta quanto possiamo imparare dal mondo che ci circonda.
Foto: IPA
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