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Animali monogami e dove trovarli (anche quelli che le scappatelle ogni tanto le fanno)

Nel mondo animale la monogamia non riveste solo un ruolo familiare, ma evolutivo. A praticarla sono numerose specie: lo sapevate, ad esempio, che i pesci angelo dividono tutto e che i gibboni in amore si comportano come noi umani? Compreso qualche scenata di gelosia.

di Lorenzo Sangermano
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A pensare all’amore, non può che saltare alla mente una coppia di cigni e l’incrociarsi dei loro colli a creare la forma di un cuore. Un’immagine che, a partire dai cartoni animati fino ai balletti d’opera, ha messo tutti d’accordo. Che sia amore non c’è dubbio, ma lo è per tutta la vita?
Come nel mondo umano, anche in quello animale la monogamia è diffusa tra numerose specie e le eccezioni non mancano. Come premessa, è indispensabile distinguere tra monogamia sessuale e sociale. Nel primo caso, due individui formano una coppia che rimane fedele nella sfera sessuale per tutta la vita, senza cercare rapporti extra-coniugali. Al contrario, nella monogamia sociale, i partner condividono il tetto coniugale e si prendono cura della prole insieme, ma possono comunque cercare relazioni al di fuori del proprio nucleo.

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I pinguini antartici non hanno ripensamenti in amore. Come il 92% degli uccelli, sono monogami. Foto: IPA


Un esempio lampante di monogamia sessuale sono proprio i cigni reali (quelli “classici” bianchi) e i cigni neri, considerati icone dell’amore eterno. Queste creature sono in grado di creare legami indissolubili, trascorrendo molti anni o addirittura tutta la vita insieme. Anche tra loro però, la fedeltà assoluta può essere messa alla prova ed è possibile che si verifichino allontanamenti o “divorzi” a seguito di tentativi di accoppiamento extra-coniugali.
Non conosce separazione, nè tentazioni, il pulcinella di mare, un piccolo volatile che abita le coste oceaniche del Nord Europa. Una volta incontrata la propria metà, la coppia strofina a vicenda i becchi, quasi a mimare un bacio, e instaura una relazione che durerà tutta la vita. Ne abbiamo scritto qui su Petme.
In generale, la scienza dice che il 92% delle specie di uccelli sono monogame. Fedeli a un solo partner sono anche i piccioni, i pinguini antartici e gli urubù dalla testa nera (un avvoltoio).

La lista di anmali fedelissimi è davvero lunga e non si ferma agli uccelli. Vanno ricordati, ad esempio, i gibboni, abitanti del sud est asiatico, che in amore si comportano quasi come gli umani (quelli innamorati pazzi, inendiamo!). Del partner sono infatti coplici e gelosi e con lui, o lei, si mostrano premurosi.

E dalle grandi dimensioni dei gibboni, passiamo a quelle minime delle termiti (Isoptera), insetti che si scelgono fra loro con attenzione per non lasciarsi proprio mai più. Le termiti sono testarde in amore, ma anche romantiche. E noi che diamo loro la caccia perché ci mangiano il legno dei mobili!

Alcuni animali, come i lupi, mostrano una monogamia più sociale che sessuale. In un branco di esemplari, è possibile trovare una coppia fissa composta da un maschio e una femmina che si prendono cura della prole insieme. Ciò nonostante, entrambi possono cercare relazioni extra-coniugali per diffondere i propri geni in modo più ampio.

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I barbagianni sono fedeli in amore, ma non fedelissimi: il maschio ogni tanto si concede una scappatella. Foto: IPA

Sessuale, sociale: ma quante forme di monogamia esistono?
Nel regno animale gli albatros di Laysan hanno deciso di crearne una terza tipologia, quella stagionale. I volatili trascorrono l’inverno sorvolando gli oceani alla ricerca di cibo, ma ogni primavera ritornano dal loro partner per nidificare insieme. Questo tipo di rapporto temporaneo consente agli esemplari di adattarsi in modo strategico e garantisce loro di riprodursi senza impegnarsi in legami permanenti.

Anche le lontre (che per fortuna in Italia stanno tornando, è notizia di metà marzo) vivono ciascuna per i fatti propri tutto l’anno, salvo poi ritrovarsi per cinque giorni d’amore appassionato. Finito l’accoppiamento, i due fidanzati torneranno insieme solo l’anno dopo.

Anche tra animali la monogamia non è quindi sempre sinonimo di fedeltà assoluta. Studi condotti su varie specie, tra cui le volpi, hanno rivelato che specie considerate fino ad ora monogame possono indulgere in “avventure” extra-coniugali. Questi comportamenti possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui la disponibilità di risorse, la qualità del partner e la strategia riproduttiva.

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Il Pesce angelo vive nei mari caraibici: fa tutto con il partner, vanno anche a caccia insieme. Foto: IPA


A determinare i rapporti di coppia, secondo uno studio condotto dall’Università di Austin, in Texas, possono avere un ruolo perfino i geni presenti nel DNA. Studiando dieci diverse specie dalla loro comparsa ad oggi, gli scienziati sono riusciti a risalire a 24 genomi che ne determinerebbero la monogamia e la fedeltà a vita. Non solo, secondo i ricercatori nel corso di 450 milioni di anni l’evoluzione ha persino trasformato specie poligame in monogame.
A convincere gli esemplari sono i vantaggi che la monogamia può offrire, come la protezione della prole e la divisione delle responsabilità genitoriali. Gli animali che formano legami di coppia possono collaborare nella caccia, nella difesa del territorio e nell’assistenza ai cuccioli, aumentando così le probabilità di sopravvivenza della propria specie.

In apertura: I cigni creano legami indissolubili, trascorrendo spesso tutta la vita insieme. Foto: IPA

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