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Conoscere meglio i lupi, i “vicini silenziosi” delle montagne lombarde: l’appuntamento è a Monza

Segnatevi questa data: venerdì 21 marzo, presso il Rifugio di Monza, si terrà l’incontro dal titolo “Vicini silenziosi: conoscere il lupo sulle montagne lombarde”. Organizzato da ENPA Monza e Brianza, il viaggio alla scoperta di questo affascinante animale sarà guidato dal super esperto Vincenzo Perin, guardiaparco, naturalista e autore del libro “Come l’acqua il lupo. Il lupo sulle montagne del Lago di Como”

di Manuela Chimera
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Animale dal fascino misterioso, che ci ammalia ma che al contempo può suscitare brividi atavici e comprensibili paure: stiamo parlando del lupo. Protagonista di fiabe, leggende e cronache, il lupo è tornato ad abitare le Alpi centrali lombarde (e non solo). Per imparare a conoscerlo meglio e per non temerlo, cogliendo anche l’occasione per sfatare i pregiudizi che circondano questo canide selvatico, ENPA Monza e Brianza ha organizzato una conferenza presso il Rifugio di Monza. L’appuntamento è per venerdì 21 marzo, alle ore 21.00.

L’incontro, dal titolo “Vicini silenziosi: conoscere il lupo sulle montagne lombarde”, promette di essere una serata interessante per scoprire di più su questo straordinario animale. Perché a guidare gli ospiti alla scoperta del lupo sarà un super esperto, Vincenzo Perin, guardiaparco e naturalista, scrittore del libro “Come l’acqua il lupo. Il lupo sulle montagne del Lago di Como”.

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La copertina del libro di Vincenzo Perin, il naturalista e scrittore che condurrà la serata.

All’incontro si può partecipare in presenza, presso la sala conferenze del Rifugio di Monza, sita in via San Damiano 21 (affrettatevi, i posti sono solo 60). Oppure si può seguirlo comodamente da casa: è infatti possibile assistervi online in diretta, usando la piattaforma Zoom. Si può anche richiedere successivamente di visionare la registrazione della serata.
E’ comunque sempre necessario prenotarsi e registrarsi compilando l’apposito Form presente sul sito https://www.enpamonza.it/vicini-silenziosi.
In qualunque modalità, l’evento sarà a offerta libera e gli organizzatori fanno sapere che il ricavato della serata sarà devoluto a ENPA Monza e Brianza, così da da sostenere tutte le sue attività a tutela degli animali.

Ma come si svolgerà la serata? Sarà un evento coinvolgente e interattivo. I partecipanti sono invitati a porre domande per soddisfare tutte le loro curiosità in merito a questo affascinante animale e alle sue abitudini. Durante la serata il relatore affronterà diverse tematiche: ad esempio, il monitoraggio del lupo nelle aree montane e la situazione attuale della popolazione che vive ai confini fra Italia e Svizzera. Inoltre si discuterà di coesistenza con il lupo sul territorio, concentrandosi sul suo ruolo nell’ecosistema, sulle abitudini predatorie e alimentari.

Il 21 marzo, al Rifugio di Monza, i relatori illustreranno i comportamenti sociali e affettivi del lupo e le differenze (ma anche le similitudini) con il cane: perché il lupo è pur sempre l’antenato dei nostri quattrozampe domestici! Verranno inoltre proiettati video registrati con fototrappole, tutti raccolti durante il monitoraggio nella Provincia di Como.

A guidare i partecipanti alla scoperta del lupo sarà, come detto, Vincenzo Perin, il quale, in un’intervista rilasciata a Televalsassina, ha raccontato del suo libro, iniziando proprio dal titolo: perché accostare il lupo all’acqua? Lo scrittore ha spiegato che, durante le ricerche per la stesura del volume, si è accorto che tra il lupo e l’acqua c’è una “grande simbiosi”. L’acqua, infatti, è un elemento fondamentale per la vita. E anche il lupo, quando torna nel suo habitat naturale, diventa un elemento fondamentale per l’ecosistema: senza di lui, niente potrebbe essere.

E non solo. L’acqua è fonte di vita, ma anche di criticità. Basti pensare, ad esempio, alle alluvioni. Anche il lupo può portare criticità, lo sanno bene per primi contadini e allevatori. Per questo motivo è necessario trovare sistemi che permettano di affrontare le problematiche che questi animali possono portare con sé.

L’intervista ha poi toccato il tema affascinante del lupo inteso come “addestratore dell’animo umano”. Secondo Perin, il lupo può aiutarci a ritrovare noi stessi. E ci chiede di essere maggiormente responsabili nei confronti delle nostre attività, tra cui l’allevamento degli animali domestici, e degli ecosistemi.

Per l’autore, il lupo è infatti una risorsa anche per gli ecosistemi. Nella zona di Como, ad esempio, ci sono parecchi cinghiali e cervi proprio perché mancano i grandi predatori. I pochi lupi presenti non impattano fortemente sulla questione “predazione”, però spingono gli ungulati a essere maggiormente attenti e a non stazionare troppo tempo nello stesso luogo. La conseguenza dello spostamento di cervi e cinghiali che temono i lupi comporta una minore depauperazione delle risorse naturali di una determinata zona e si riflette anche sui boschi e sull’agricoltura.

Lo scrittore, pur ammettendo che il lupo è a volte predatore nei confronti degli animali domestici, invita a utilizzare anche un lingaggio più appropriato quando ci si riferisce al lupo. “Sbranare”, ad esempio, ha in sé un’accezione negativa. Meglio, e più corretto, usare verbi come “predare” e “consumare”.
In sostanza, non è “copa” del lupo se risponde alla sua natura di predatore: la soluzione non può dunque essere quella di abbatterlo, ma quella di cercare soluzioni concrete (come l’impiego di cani da guardia addestrati o di recinzioni elettrificate) per evitare gli attacchi ai greggi e alle fattorie.

Per concludere: la presenza del lupo sul territorio è naturale e importante da salvaguardare. Sta all’uomo, con l’intelligenza e la cultura che lo distinguono dagli altri esseri viventi, trovare con questo splendido animale una convivenza che non penalizzi nessuno e che sia di vantaggio per tutti e due. Buona conferenza a tutti, è un’occasione per imparare e per conoscere.

Foto: Vincenzo Perin

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