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Cinder, la cagnolona che aiuta i gatti disabili

Reduce da un passato di abbandono l’husky ha imparato a prendersi cura dei mici più fragili e traumatizzati. Con una missione sola: riuscire a trovare per loro una nuova famiglia.

di Alessio Pagani

Nel suo passato c’è una storia d’abbandono. Nel presente l’attività di supporto per piccoli gatti con problemi fisici in cerca di una famiglia. È questa la parabola di Cinder, femmina di husky di 14 anni. È lei, infatti, da tempo uno dei pilastri del rifugio Mojo’s Hope, di Anchorage in Alaska. La struttura, specializzata nella cura di animali in difficoltà, è stata creata da Shannon Basner e, tra i suoi primi ospiti ha avuto proprio la cagnolona. Ritrovata ormai 6 anni orsono da un escursionista, priva di forze in un bosco della zona. Era in condizioni disperate al punto da avere bisogno di lunghe cure veterinarie. È stato allora, dopo un ricovero durato circa 6 mesi, che Cinder si è affacciata al rifugio. Timorosa e disabituata al contatto e all’affetto dell’uomo. In breve tempo, però, l’amore e le attenzioni ricevute hanno fatto la differenza.

Si è subito trovata bene nella sua nuova casa ed è diventata un punto di riferimento per gli altri animali, soprattutto per i cuccioli. Con una particolare predilezione per i gatti più piccoli e bisognosi di cure. È accanto a loro che trascorre gran parte del suo tempo, prendendosene cura come fosse un dolce mamma. Mici con problemi agli arti legati a incidenti, impossibilitati a muoversi, o momentaneamente bloccati per traumi o malattie sono diventati così la sua missione. Che non si esaurisce con la loro ripresa fisica. Perché il vero obiettivo di Shannon e Cinder è quello di restituire loro la possibilità di vivere in una famiglia che li possa amare.   

(Foto d’apertura: Alaska Humane Society Cat Shelter)

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