Francesca Garrone

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Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

Perché la lingua del gatto è ruvida

Se siete stati leccati da un micio, sapete che le papille che ha sulla lingua sono dure. Questi animali usano la lingua come una spazzola, per pulirsi e rimuovere i peli morti. Ma non solo: la lingua serve loro per regolare la temperatura corporea. Scoprite come.

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Le 3 malattie più comuni del gatto anziano

Riguardano in genere i mici che hanno più di 10 anni: sono l’insufficienza renale cronica, l’ipertiroidismo e l’artrosi. Sono irreversibili, ma riconoscerne i sintomi è molto importante. Il veterinario farà una diagnosi precoce e prescriverà le cure adeguate per aiutarli a vivere questa fase importante.

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Vi piacciono i cani con il muso schiacciato? Conosciamoli meglio

Sono i quattrozampe brachicefali, che hanno le ossa del cranio più larghe che lunghe. Questi animali soffrono di una sindrome chiamata BAOS, condizione che può avere conseguenze anche gravi sul loro benessere. Perché vivano senza sofferenze, deve intervenire chirurgicamente il veterinario.

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Perché la processionaria è un pericolo per il cane

E’ il periodo in cui questi insetti scendono dai pini e dalle querce in “processione”, formando lunghe file. Attenzione, Fido ne è attratto, ma i peli dell’insetto sono molto urticanti. Può inalarli, inghiotterli, toccarli: e ne riporterà gravi ustioni. E’ urgente l’intervento del veterinario.

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I segnali del cane anziano

Non sottovalutate le alterazioni nel comportamento del vostro quattrozampe invecchiato: potrebbero essere sintomi di qualche malattia da curare. Se dimagrisce troppo, se non vi corre più incontro, se cammina di continuo in casa… Portatelo subito dal veterinario.

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L’importanza del gioco per il gatto

Predatore per natura e cacciatore nel DNA, il micio domestico sostituisce questa naturale propensione con il gioco e l’attività fisica. La responsabilità del suo benessere è nostra, che dobbiamo dedicargli il tempo necessario e fornirgli ciò che gli serve per potersi sfogare. Ce lo spiega il veterinario.

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Il mio gatto è stato morso: cosa devo fare?

Se il vostro micio può uscire di casa, è probabile che prima o poi venga morsicato da un suo simile. Non sottovalutate la ferita: potrebbe esserci un’infezione localizzata da trattare. Controllatelo sempre quando rientra in casa e cercate eventuali ferite, anche nascoste in mezzo al pelo arruffato. In tal caso, portatelo dal veterinario.

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Il cane mangia di tutto: avrà la pica?

Si tratta di una sindrome che porta l’animale a ingerire oggetti non commestibili. In genere la causa è comportamentale. La gravità sta soprattutto nelle dimensioni di ciò che ingerisce: se non riesce a eliminare l’oggetto naturalmente, questo può provocare lesioni o ostruzioni all’apparato gastroenterico. Se avete questo dubbio, contattate subito il veterinario.

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Aiuto, ho visto una pulce… o forse era una zecca?

Questi prassiti attaccano in ugual modo cani e gatti. E’ importante saperli riconoscere: si può farlo esaminandone le dimensioni, ma anche osservando le reazioni del nostro animale. Le pulci provocano prurito, e il quattrozampe si gratterà, mentre le zecche no, si sentono con le mani quando accarezziamo il pet. Il veterinario risponde alle domande più frequenti.

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Se nel cucciolo il testicolo non è sceso

Si chiama criptorchidismo: è un’anomalia che impedisce a uno, o ai due testicoli, del cucciolo maschio di scendere dall’addome nella posizione naturale. Sarà il veterinario a valutare, a tempo debito, se è necessario intervenire con la chirurgia.

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