Skip to Content
image description

Vi piacciono i cani con il muso schiacciato? Conosciamoli meglio

Sono i quattrozampe brachicefali, che hanno le ossa del cranio più larghe che lunghe. Questi animali soffrono di una sindrome chiamata BAOS, condizione che può avere conseguenze anche gravi sul loro benessere. Perché vivano senza sofferenze, deve intervenire chirurgicamente il veterinario.

di Francesca Garrone
apertura

I brachicefali sono quei cani con il muso “schiacciato” che hanno un’espressione molto simpatica, ma che purtroppo nascondono una condizione patologica congenita, cioè presente dalla nascita, debilitante e progressiva. La patologia di cui vi parlerò è la BAOS, ovvero la sindrome ostruttiva delle prime vie respiratorie. 

Questa sindrome è dovuta alla conformazione anatomica delle razze brachicefale ed è caratterizzata da sintomi clinici che tendono a peggiorare con l’avanzare dell’età. La testa di questi cani è sviluppata più in larghezza che in lunghezza, il naso non si protrae in avanti come nelle altre razze, ma rimane schiacciato tra gli occhi. Il risultato di questa particolare conformazione è che lo spazio per il passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori è davvero molto ridotto. 

E le loro anomalie non finiscono qui. Possono avere narici stenotiche, cioè quasi chiuse, e palato molle allungato che non consente un fluido passaggio dell’aria e spesso interferisce anche con la deglutizione. Alcuni hanno anche la trachea più piccola del normale e turbinati esuberanti. 
Da qualche anno queste razze sono diventate di moda e purtroppo la maggior parte dei proprietari ignora totalmente i molti problemi che la loro conformazione particolare si porta dietro.
 
Il colpo di calore, per esempio. Questa evenienza è decisamente più frequente nei brachicefali rispetto alle altre razze. 
Come forse sapete, i cani con il caldo riescono a mantenere stabile la loro temperatura corporea, aumentando la frequenza respiratoria. Per loro questo sistema non è efficiente e ciò può portare a gravi conseguenze, anche alla morte.

L’unica possibilità per migliorare le condizioni di vita del tuo cane con il muso schiacciato è intervenire chirurgicamente per ripristinare il più possibile la normalità delle prime vie aeree. I primi interventi efficaci che si possono fare sono due: la plastica alle narici per renderle più aperte e consentire un maggior passaggio d’aria, e la riduzione della lunghezza del palato molle. 
Il consiglio è di intervenire precocemente, soprattutto se le anomalie sono gravi, per evitare l’instaurarsi di alterazioni secondarie che potrebbero peggiorare la vita del vostro adorato amico. 

Foto: IPA

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati

Foto Francesca Garrone

veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.