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“Animali bruttissimi”, un libro per scoprire il valore della bellezza animale

Attraverso le storie di esemplari goffi, mollicci e appiccicosi, la scrittrice Anna Vivarelli racconta come la bellezza nel mondo animale non sia poi così importante: ciò che conta è adattarsi. Tra una pagina e l’altra, i personaggi acquistano vita grazie alle fantasiose illustrazioni di Enrico Macchiavello

di Lorenzo Sangermano
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Il nuovo libro di Anna Vivarelli “Animali bruttissimi,” pubblicato dalla casa editrice Interlinea, partner di Petme, è un’esplorazione del lato meno appariscente, ma ancora più interessante, del regno animale. Accompagnato pagina dopo pagina dalle illustrazioni di Enrico Macchiavello, il libro promette di catturare l’immaginazione dei più piccoli attraverso le storie degli animali… più brutti della natura!
A dare il benvenuto ai lettori è una domanda introduttiva: la natura è solo bellezza? Un quesito la cui risposta è un deciso no. Attraverso le parole di un nonno molto saggio e un po’ burbero, Anna Vivarelli ci conduce in un viaggio serale in cui ogni racconto svela le meraviglie di animali che, sebbene non conformi agli standard estetici comuni, possiedono qualità sorprendenti.


Gli esemplari descritti sono mollicci, spelacchiati, ruvidi, pelosi e, soprattutto, veri. Ogni racconto rappresenta così un’opportunità per i lettori di scoprire le strategie evolutive che permettono a questi animali di prosperare nei loro habitat. Il messaggio centrale del libro è chiaro: in natura sapersi adattare è una qualità decisamente più preziosa della bellezza.
Nata a Torino e filosofa di formazione, la scrittrice Anna Vivarelli ha iniziato scrivendo per il teatro e la radio, per poi dedicarsi alla letteratura per bambini e ragazzi dalla metà degli anni Novanta. Già apprezzata autrice anche di Interlinea, per la collana “Le Rane” ha pubblicato i volumi “Storie da mangiare”, “Uomo nero, verde, blu”, “Mangia, Matilde!” (in collaborazione con Guido Quarzo), “Piccole storie matte” e “I gamberetti dispettosi”. Per le sue opere, Vivarelli ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti: nel 2010 il premio Andersen come miglior autrice e il Premio Rodari alla carriera nel 2023.

A dare forma agli esemplari pagina dopo pagina è invece Enrico Macchiavello, illustratore, autore di fumetti e cinema d’animazione. La sua carriera è ricca di collaborazioni nel mondo della pubblicità e del merchandising, come dimostrano i fortunati spot animati per la birra Ceres e la collezione delle carte Skifidol. Nel 2000 il disegnatore ha ricevuto il premio Andersen per il miglior prodotto multimediale per ragazzi e, per la casa editrice Interlinea, ha illustrato “I mostri dell’Inferno. In viaggio con Dante”, “Faccia di maiale” di Anna Lavatelli e “Le incredibili storie del regno di Re Galo” di Ambrogio Borsani.

Per celebrare il lancio di “Animali bruttissimi”, Interlinea ha organizzato un concorso social rivolto ai bambini fino ai 10 anni. I piccoli partecipanti sono stati invitati a disegnare il loro “animale bruttissimo”, reale o di fantasia, utilizzando qualsiasi tecnica artistica e a pubblicare i disegni sui social media con l’hashtag #Animalibruttissimi.

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Dalle pagine del libro “Animali bruttissimi” ecco il “pesce blob” disegnato da Enrico Macchiavello.


Enrico Macchiavello ha avuto il compito di valutare i disegni e selezionare i tre più creativi, che sono stati poi pubblicati sui canali social di Interlinea. Il primo classificato è stato il disegno di Arianna Brugo, 10 anni, di Novara, intitolato “Asnandina la perfettina”, premiato per l’uso felice dei colori. Al secondo posto i disegni di Lorenzo Campanelli sono stati riconosciuti per la varietà di animali immaginati. Il terzo posto è andato ad Agnese Frigerio, 10 anni, con “Il polpofestaiologallina”, premiato per la precisione e la fantasia. Una menzione speciale è stata assegnata alla classe I di Borgo San Lorenzo, Firenze, per il lavoro collettivo.

Vincitori ciascuno di una copia del libro e di altri regali, “Animali bruttissimi” è riuscito a coinvolgere e stimolare la creatività dei giovanissimi lettori attraverso un racconto che celebra la diversità e l’adattabilità della natura e offre ai bambini una nuova prospettiva su ciò che significa, almeno per gli animali, essere “brutti”.

In apertura: il disegno di due tarsi folletti, gli unici primati carnivori.
Tutte le immagini: Interlinea

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