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“Quattro zampe in più” rendono la vita davvero migliore

È arrivato nelle librerie il racconto per ragazzi di Fulvia Degl’Innocenti, edito da Interlinea. Una storia dedicata alla magia del rapporto tra un bambino e il suo cane.

di Alessio Pagani

Un cane per amico. Anzi due. Sono emozioni in addizione quelle che Fulvia Degl’Innocenti, giornalista di “Famiglia Cristiana” e autentica stakanovista della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza con oltre 130 libri all’attivo, ha pubblicato per la casa editrice Interlinea. “Quattro zampe in più”, questo il titolo del racconto illustrato da Andrea Astuto e uscito proprio nelle scorse ore, è un viaggio nei sentimenti che legano un bambino, Matteo, al suo cane e agli altri animali che compongono lo “zoo” di famiglia. Perché il piccolo – che adora la compagnia di Jonathan, la tartaruga di acqua dolce, di Jerry, il gerbillo dalla lunga coda, e della cocorita Mimì – da sempre desidera avere un cane.

Quando papà e mamma si convincono al grande passo, con l’aiuto della sorellina Camilla Matteo inizia a studiare ogni possibile razza per scoprire quella più adatta a lui e alla famiglia. Un giorno, però, a scuola, dopo aver ascoltato i racconti di due volontarie di un canile, decide che la cosa migliore da fare è adottare un trovatello. E così, dopo aver vinto le resistenze dei genitori, in casa arriva un nuovo amico: un piccolo meticcio nero e pelosissimo di nome Pepe. Insieme, giorno dopo giorno, imparano a scoprire la virtù della pazienza e il potere curativo delle attenzioni e delle carezze nei confronti di un cane dal passato difficile. Che però, improvvisamente, scompare fuori da un supermercato. Lasciando un grande vuoto in Matteo e in tutta la famiglia.

Perdere significa però anche poter ritrovare. E chissà che allora quelle quattro zampe mai dimenticate non possano persino diventare otto. «Questo è un racconto che nasce dal mio amore per i cani», racconta a Petme Fulvia Degl’Innocenti. «Per scriverlo ho visitato canili, ho seguito da vicino le procedure di adozione e poi c’è tanto della mia esperienza con Sofia, la mia barboncina di 9 anni, la mia compagna di vita». Tra le avventure al parchetto, le passeggiate, gli incontri non sempre facili con gli altri quattrozampe, la narrazione, da cui traspare la genuina passione cinofila dell’autrice, si dipana così attraverso un rapporto che si solidifica giorno dopo giorno e porta a una crescita reciproca.

Pepe guadagna sicurezza e vitalità e Matteo impara a fare i conti con la responsabilità e le attenzioni da dedicare al suo nuovo amico. «È un messaggio importante, dal profondo valore educativo che volevo evidenziare con forza», aggiunge Degl’Innocenti. «Nei miei racconti gli animali non sono mai un pretesto o un espediente letterario. Ci sono perché tutti i bambini li amano e raramente ne hanno paura. I miei giovani lettori si riconoscono in loro, perché anche chi non ha la fortuna di avere animali in casa vorrebbe godere della loro compagnia. Nella vita dei ragazzi sono una presenza importante».

Anche dal punto di vista educativo. «Sono convinta che crescere con la compagnia di un animale domestico sia un valore aggiunto», sottolinea l’autrice. «Per i più piccoli è una presenza che insegna il valore della condivisione, banalmente anche degli spazi. E crescendo diventa importante la consapevolezza di prendersi cura di un altro essere vivente. È una sorta di rito di passaggio che segna un percorso decisivo nella crescita dei ragazzi». Che come Matteo avranno responsabilità in più, ma anche l’amore incondizionato di una coda sempre in movimento. O forse due…  

(Foto d’apertura: Interlinea)

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