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Alligatori “congelati”, ecco come resistono nelle acque ghiacciate

Questi rettili riescono a sopravvivere a temperature inferiori allo zero grazie alla brumazione, qualcosa di simile al letargo dei mammiferi. E appaiono “ibernati” sotto il pelo dell’acqua con il naso sollevato per respirare.

di Redazione

Avvolti dal ghiaccio che lascia loro libere solo le narici. Sono apparentemente congelati eppure vivi. Anzi, questa è proprio una tecnica di sopravvivenza. Così gli alligatori americani resistono al freddo. Ed è proprio la recente ondata di gelo che ha colpito gli Stati Uniti a palesare la tecnica che questi rettili utilizzano per affrontare le temperature gelide. Diversi parchi e aree naturali protette, infatti, hanno pubblicato sui social media video che mostrano alligatori immobili in stagni ghiacciati con solo la punta del muso che spunta sopra il ghiaccio.

I rettili sopravvivino in condizioni estreme grazie alla brumazione: si tratta di una sorta di letargo in cui questi animali a sangue freddo entrano in uno stato in cui le loro funzioni corporee, come il metabolismo, la frequenza cardiaca e la digestione, rallentano significativamente. Possono quindi stare fermi, non mangiare o bere per diverse settimane.

Queste curiose immagini provengono dal Beaumont Gator Country in Texas e dallo Swamp Park in Carolina del Nord e mostrano come gli alligatori riescono a resistere nonostante siano completamente avvolti dal ghiaccio. 

Guardate qui», dice Gary Saurage, proprietario del parco degli alligatori di Gator Country, indicando l’alligatore che sembra quasi essersi bloccato dalle bassissime temperature nel mezzo di un movimento. «Guardate il muso, soprattutto», continua, «è spinto fuori dalla superficie così da poter continuare a incamerare ossigeno».⁠

(Foto d’apertura: Tik Tok/gatorcountrytx)

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