Alimentazione nei gatti con osteoartrite
L’osteoartrite è una patologia articolare degenerativa che può colpire i gatti a qualsiasi età, con maggiore incidenza nei soggetti anziani e in sovrappeso. L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella gestione della malattia, sia per il controllo del peso corporeo sia per il supporto alla salute articolare
di CA' ZAMPA
L’osteoartrite è una malattia articolare degenerativa caratterizzata da alterazioni patologiche delle articolazioni associate a degenerazione e perdita di elementi che le costituiscono. I principali segni clinici sono dolore, rigidità, zoppia, riluttanza al movimento, tendenza a nascondersi. Parlando di gatti, questa patologia può colpire soggetti di qualunque età, ma la vecchiaia, insieme all’obesità, rientra tra i fattori di rischio più comuni.
L’osteoartrite può essere classificata in primaria o secondaria. Nella forma primaria la causa generalmente non è nota ed è riscontrabile più frequentemente in alcune razze come Main Coon, Burmese, Scottish Fold. La forma secondaria è dovuta ad altre patologie o condizioni sottostanti, come anomalie articolari congenite o acquisite, traumi o infezioni che, associati all’avanzare dell’età ed al sovrappeso, portano l’animale a sviluppare osteoartrite.
Dieta per un gatto con osteoartrite: principi generali
La diagnosi viene effettuata mediante anamnesi dei sintomi, visita clinica, radiografie, eventuale diagnostica per immagini avanzata. Il trattamento richiede un approccio multimodale e la nutrizione riveste una parte molto importante. Durante la visita clinica è fondamentale valutare il BCS dell’animale per capire se è in sovrappeso, o obeso, e quale sia il suo peso ideale. La dieta scelta per l’animale, infatti, deve avere anche come scopo quello di fargli raggiungere e mantenere il suo peso forma e fornire elementi specifici che possano aiutare a ridurre l’infiammazione ed il dolore, rallentando il processo di degradazione articolare.
La funzione dell’omega 3 per l’osteartrite
L’inserimento nella dieta di un’elevata concentrazione di acidi grassi omega 3 per esempio, ha lo scopo di contrastare l’infiammazione presente in corso di osteoartrite. I lipidi sono macronutrienti che rivestono un ruolo fondamentale nell’alimentazione, poiché oltre ad apportare un’elevata quantità di energia, favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili e forniscono acidi grassi essenziali per l’organismo. Gli acidi grassi, gli elementi che costituiscono i lipidi, si differenziano per il modo in cui vengono digeriti: molto semplicisticamente, minore è la lunghezza del trigliceride e maggiore è la facilità nella sua digestione. Tra i diversi ruoli che svolgono gli acidi grassi nell’organismo, quello maggiormente studiato riguarda il loro ruolo nei processi infiammatori.
Dieta e osteoartrite nel gatto: cosa somministrare
Altri componenti della dieta sono utili in corso di osteoartrite, come ad esempio la L-carnitina, che svolge un ruolo fondamentale nel favorire la perdita peso, poiché risulta coinvolta in numerosi processi fisiologici legati al metabolismo dei grassi e alla produzione di energia a partire da essi. Inoltre favorisce l’ossidazione dei lipidi e il loro utilizzo come fonte energetica ed aiuta a mantenere la massa magra durante la perdita di peso nei cani.Nel gatto obeso l’utilizzo di questo aminoacido ha portato evidenti benefici durante il dimagrimento, tra cui una maggior rapidità nella perdita del peso.
Tra le molecole più studiate e più utilizzate rientrano poi la condroitina solfato e la glucosamina, costituenti la cartilagine articolare: la loro somministrazione in animali affetti da osteoartrite sembra favorire la rigenerazione delle cartilagini.
Quali vitamine per il gatto con osteoartrite
L’aumento del contenuto di vitamina C, vitamina E e selenio nella dieta viene consigliato per la loro azione antiossidante. La vitamina C e la vitamina E sembrano aiutare a ridurre il danno alle cellule sinoviali, mentre il selenio, essendo un componente di un importante enzima ad attività antiossidante, ne favorisce l’azione nella difesa dell’organismo dallo stress ossidativo. Per ciò che riguarda il loro dosaggio, ad oggi, non ci sono linee guida unanimi e precise (per la vitamina E uno dei dosaggi riportati in letteratura è di 2,5 mg/ kg di peso corporeo dell’animale).
Diete commerciali per gatti con osteoartrite
I mangimi formulati per il benessere articolare, di solito mangimi completi, sono arricchiti di sostanze riconosciute utili, tra cui la glucosamina ed il condroitin solfato. Contengono un elevato livello di DHA, di acidi grassi omega-3 totali e di vitamina E e livelli aumentati di metionina e manganese. Tali sostanze vengono definite Dmoad (disease-modifying osteoarthritis drugs), poiché sono in grado di contrastare la degenerazione della cartilagine articolare ed allo stesso tempo favorire la naturale riparazione della cartilagine. È importante che la dieta offerta sia molto appetibile, soprattutto i primi tempi, durante i quali ci può essere febbre, dolore ed anoressia. Per questo i mangimi formulati hanno ottime percentuali di proteine e grassi, proprio per l’appetibilità che conferiscono al cibo.
In alcuni casi si può preferire il cibo umido, perché più “stimolante” per il micio; ma non c’è una regola, ogni gatto ha preferenze diverse.
Cibi da evitare per osteoartrite
Ovviamente, ma ciò vale sempre, si dovranno evitare cibi qualitativamente scarsi (crocchette e umidi non di qualità), snack extra, cibi freschi esageratamente grassi o poco digeribili.
Il peso ideale gatto con osteoartrite
Il peso ideale si calcola tramite diversi parametri (razza, sesso, età, condizioni fisiologiche, cioè se castrato o meno, stile di vita, se indoor o outdoor, livello di attività). E’ fondamentale calcolarlo da parte del medico veterinario, in quanto per un gatto in sovrappeso peggiora la prognosi di trattamento dell’osteoartrite.
dottoressa Francesca Giulianelli, medico veterinario di Ca’ Zampa
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Foto: IPA
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