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Per i bambini, gli uomini non “valgono” sempre più degli animali

La ricerca è di tre Università di altissimo livello: Yale, Oxford e Harvard. Sono stati intervistati 207 bambini e 222 adulti e le risposte sono state molto diverse. Un solo esempio: alla domanda “Salveresti un uomo a scapito della vita di numerosi cani?” la maggioranza dei piccoli ha risposto di no.

di Silvia Stellacci
apertura e Insatgram

Un nuovo studio condotto da ricercatori delle Università di Yale, Oxford e Harvard ha sollevato interrogativi interessanti sul modo in cui bambini e adulti percepiscono il valore morale degli esseri umani rispetto a quello degli animali.

Contrariamente alla concezione comune, sembra che i bambini non abbiano lo stesso pregiudizio degli adulti nel mettere in automatico gli esseri umani al di sopra degli altri animali.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Psychological Science nel 2021, ha coinvolto 207 bambini di età compresa tra 5 e 9 anni, e 222 adulti. I partecipanti sono stati sottoposti a una serie di dilemmi morali che li hanno posti di fronte alla scelta di salvare la vita di esseri umani o quella di cani e maiali.

I risultati sono stati sorprendenti: i bambini hanno mostrato una tendenza molto più debole rispetto agli adulti nel privilegiare gli esseri umani sugli animali. Ad esempio, mentre la maggioranza degli adulti ha scelto di salvare un umano anche a discapito della vita di numerosi animali, molti bambini hanno optato invece per salvare più cani rispetto a un unico essere umano. Allo stesso modo, numerosi bambini hanno valutato la vita di un maiale importante quanto quella di un essere umano.

Risultati che mettono in discussione l’idea comune secondo la quale l’uomo debba essere posto al di sopra degli altri animali solo in quanto umano, suggerendo invece che tale convinzione sia stata acquisita con il tempo, attraverso influenze sociali e culturali.
Intrigante è stata anche la scoperta che l’esposizione regolare ai cani sembra influenzare la tendenza dei bambini a non privilegiare gli esseri umani rispetto agli animali. Parrebbe così che il grado di familiarità con gli animali possa influenzare le scelte etiche dei bambini.

Un altro aspetto interessante emerso dallo studio è che, nonostante adulti e bambini attribuiscano livelli simili di intelligenza ed emozioni agli esseri umani, ai cani e ai maiali, le loro valutazioni morali sono risultate notevolmente diverse. Pertanto, fattori differenti dall’intelligenza e dalla sensibilità influenzano le scelte morali delle persone.
Queste scoperte aprono nuove prospettive per la comprensione delle dinamiche etiche umane e per il modo in cui possono essere influenzate e modificate, anche se ulteriori ricerche sono necessarie per approfondire e comprendere meglio le origini dello “specismo” e le sue implicazioni.

Foto: IPA

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