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Lupo ritorna in natura dopo aver rischiato la vita a causa dei bracconieri

All’interno del Parco Nazionale del Cilento l’esemplare è rimasto incastrato in un laccio metallico posizionato dai cacciatori ed è stato gravemente ferito. L’intervento del soccorso animali ha permesso di curarlo e riportarlo nel suo habitat.

di Lorenzo Sangermano
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Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e Alburni, il rapido intervento degli addetti alla protezione animali ha permesso di salvare un lupo dal mirino dei bracconieri.
Ancora nei suoi primi anni d’età, l’esemplare è rimasto intrappolato in un laccio metallico che lo ha lasciato in fin di vita. La collaborazione tra il Centro Recupero Animali Selvatici “Federico II” (CRAS) e il Servizio veterinario dell’ASL Napoli 1 Centro ha permesso di curarlo e riportarlo nel suo habitat fortunatamente sano e salvo.

All’interno di un’area protetta del parco, il giovane lupo è stato trovato ricoperto di tagli e ferite che si era procurato nel tentativo di liberarsi dalla trappola dei cacciatori. Grazie all’intervento dei Carabinieri del Reparto Parco Nazionale del Cilento, il lupo è stato trasportato al CRAS “Federico II” – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, dove è stato sottoposto a cure mediche specialistiche.

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Una accurata visita al CRAS all’esemplare di giovane lupo ritrovato in fin di vita.

Giunto in uno stato di choc e stremato a causa della lunga immobilità forzata, il lupo ha ricevuto le cure necessarie per il completo recupero clinico. Dopo un lungo percorso riabilitativo e approfondimenti diagnostici, comprese indagini genetiche che hanno confermato la sua appartenenza alla popolazione selvatica, l’esemplare è stato finalmente pronto per essere rimesso in natura.

Il momento del rilascio è stato accolto con gioia e speranza da coloro che hanno assistito all’evento. Il lupo, ritrovando la sua libertà, ha potuto correre di nuovo sulle sue zampe nel suo habitat naturale, tutto grazie alla dedizione e al lavoro dei professionisti coinvolti nel suo salvataggio.

Gli addetti alla protezione animali sperano ora di poter replicare questo successo non con un solo esemplare, ma con l’intera specie. Grazie all’incremento della sua tutela e della sua protezione, il numero dei lupi è aumentato negli anni, in particolare sulle Alpi, ma come testimonia questa storia l’incontro con l’attività umana ne mette spesso in dubbio la conservazione.

Foto: Facebook / ASL Napoli 1 Centro

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