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Baby boom alle Cornelle: benvenuti agli ibis e a un pinguino

A fare capolino anche cinque cuccioli di suricati. Le nascite rientrano nel piano di conservazione delle specie a rischio estinzione coordinato a livello europeo.

di Alessio Pagani

La bella stagione fa fiorire le nascite al Parco faunistico Le Cornelle di Valbrembo, in provincia di Bergamo. Tra mammiferi e uccelli. Ben tre coppie di  ibis eremita su quattro hanno visto, infatti, la schiusa delle loro uova per un totale di quattro pulcini. Anche un piccolo  pinguino di Humboldt ha fatto capolino dal guscio e, non da ultimo, cinque cuccioli di  Suricati sono pronti a ergersi dritti sulle loro zampette. L’ibis eremita è una delle specie europee migratrici a più grave rischio estinzione e fa parte di un progetto  EEP ( European Endangered Species Programme) iniziato per il parco nel 2020. So tratta di un’iniziativa a carattere sovranazionale, a tutela e conservazione delle specie in pericolo o minacciate. L’obiettivo è l’eventuale reintroduzione in natura o un rafforzamento della popolazione selvatica. Gli esemplari che compongono lo stormo di stanza a Valbrembo, tra cui i genitori dei piccoli, provengono dalle strutture zoologiche di Basilea e di Berlino e i loro pulcini rappresentano la dimostrazione dell’efficacia di questo piano.  Una volta che i pulcini saranno cresciuti, il coordinatore deciderà in quali strutture indirizzarli per permettere la corretta conservazione della specie e le migliori possibilità di riproduzione. E, in attesa di conoscere il sesso degli ibis, si festeggia con il rosa la neoarrivata pinguina di Humboldt: un uccello che è solito vivere in colonie, diffuso principalmente lungo la costa peruviana e cilena. La particolarità di questo animale risiede nel suo sistema di nidificazione, rappresentato da tane sotterranee, grotte o massi rocciosi. La specie, pur non essendo a rischio di estinzione, è considerata “vulnerabile”, dal momento che sta purtroppo subendo un calo drastico di esemplari a causa della pesca intensiva che diminuisce le loro disponibilità di cibo.

A chiudere il ciclo di novità ci hanno pensato poi i suricati: con ben cinque cuccioli. Queste simpatiche manguste, rese celebri dal cartone animato “Il re leone”, tipiche delle zone desertiche dell’Africa Meridionale sono facilmente individuabili proprio grazie alla loro innata curiosità che le spinge ad ergersi diritte sulle zampe posteriori. Il gruppo è composto, oltre che dai cinque ultimi arrivati, da altri otto esemplari adulti.

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