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«Non abbattete JJ4», si mobilitano deputati e senatori amici degli animali 

Appello della presidente dell’Intergruppo parlamentare Michela Vittoria Brambilla: «L’orsa era nel suo habitat e cercava solo di proteggere i suoi cuccioli».

di Alessio Pagani

«Era nel suo habitat e cercava solo di proteggere i suoi cuccioli. Non è necessario abbatterla. E comunque noi ci opporremo e difenderemo con ogni mezzo consentito dalla legge l’orsa ed i suoi cuccioli, che ora purtroppo sono soli». Parola dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente. Una presa di posizione che ha un solo obiettivo salvare la vita all’orsa catturata nelle scorse ore.

«Gli organi competenti esaminino con rigore ogni ipotesi alternativa all’abbattimento di JJ4 che appare da tutti i punti di vista non necessario». Così almeno venti deputati hanno presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per sapere, nel dettaglio, «quali iniziative sono state prese o saranno prese per garantire la prosecuzione del progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, e, nel caso si voglia procedere al trasferimento di una parte della popolazione degli orsi, quanti esemplari si intendano trasferire, con quali destinazioni e quale tempistica».   

«Non ha senso», scrivono i parlamentari, «uccidere un’orsa che stava soltanto difendendo i suoi piccoli e che ora non rappresenta più un pericolo. Anche il decreto del Tar invita a considerare attentamente le alternative all’abbattimento, che esistono. Prima tra tutte il trasferimento in un rifugio faunistico. L’obiettivo della “rimozione” è stato ottenuto: l’abbattimento sarebbe un’assurda vendetta, concetto peraltro inapplicabile agli animali, o un esempio particolarmente infelice di strumentalizzazione politica per coprire errori del passato e del presente». 

Tasto su cui torna a battere anche il WWF. «È il caso che sulla gestione degli orsi in Trentino si chiuda il rubinetto della propaganda», scrive in una nota l’associazione animalista. «Continuare a proporre l’eliminazione di decine di orsi vuol dire insistere su una strada ideologica e miope che sposta le lancette del nostro orologio indietro di oltre mezzo secolo e ripropone una logica retrograda per la quale la soluzione sarebbe il contenimento e la cancellazione della natura e degli animali. La convivenza tra uomini e orsi è possibile e la priorità adesso deve essere recuperare quanto non è stato fatto o fatto in maniera insufficiente in questi anni, rafforzando e sostenendo le azioni mirate alla corretta e sicura convivenza tra uomo e selvatici che ad oggi non hanno avuto il necessario sostegno delle amministrazioni».   

(Foto d’apertura: IPA)

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