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Catturata l’orsa JJ4. Era con i suoi cuccioli

L’animale è stato trasferito nel centro del Casteller, lo stesso di M49. Su di lei pesa l’ordinanza di abbattimento della Provincia Autonoma di Trento, sospesa dal Tar fino all’11 maggio.

di Alessio Pagani

Quando alle 23 dì lunedì la trappola tubo è scattata non ha avuto scampo. Così è stata catturata l’orsa JJ4, che due settimane fa ha aggredito il runner Andrea Papi provocandone la morte. Era con i suoi tre cuccioli. Uno sfuggito alla cattura, gli altri due imprigionati insieme a lei ma subito rilasciati. I giovani orsetti, pesano circa 35-40 chili, hanno due anni di età e sono già svezzati per questo sono in grado di sopravvivere da soli. Fino alla cattura, però, sono sempre rimasti con la madre e forse proprio il suo istinto di protezione è tra le cause della tragedia, generata con ogni probabilità da un incontro imprevisto del giovane con la famiglia di orsi.

Dopo essere stata sedata, poi, JJ4 è stata trasferita al centro di recupero fauna alpina del Casteller di Trento, dove è prigioniero anche M49, soprannominato “Papillon” dall’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, per le due evasioni riuscite dalla struttura. Un centro già da tempo nel mirino degli animalisti perché non rispettoso delle esigenze di questi grandi animali.

Il rischio per JJ4, però, è persino peggiore di una detenzione a vita. Su di lei pesa, infatti, l’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e sospesa dal Tar dopo il ricorso presentato dalla LAV, in attesa di un pronunciamento in programma il prossimo 11 maggio. «Se i giudici ci daranno ragione», ha ribadito, infatti, Fugatti, «JJ4 sarà abbattuta». Con una modalità già, peraltro, decisa: l’eutanasia. «Lo strumento che viene utilizzato anche per gli animali d’affezione quando arrivano al limite della loro vita», ha fatto sapere il dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento, Raffaele De Col.

Ma non solo. Ci sono, infatti, altri due plantigradi nel mirino. «MJ5, su cui c’è già il parere dell’Ispra per l’abbattimento e di M62, per cui chiederemo un nuovo pronunciamento», ha aggiunto Fugatti, alzando di fatto il livello dello scontro con le associazioni che si battono per la tutela degli animali. Le stesse che hanno immediatamente diffidato la provincia autonoma di Trento dal mettere in atto qualsiasi azione che possa ledere l’incolumità dell’orsa JJ4, fino a una sentenza definitiva. «Difenderemo l’orsa e i suoi piccoli », hanno ribadito Enpa, Leidaa e Oipa, «in tutti i modi consentiti dalla legge».

Qui la conferenza stampa integrale del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

(Foto d’apertura: @mauriziofugatti)

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