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L’animale più pericoloso che puoi incontrare nel bosco è l’uomo incivile

La provocazione è del portale Ambiente della Regione Emilia-Romagna. E si riferisce alle conseguenze della nostra mancanza di rispetto nei confronti della natura e all’abbandono dei rifiuti.

di Redazione

Cartacce, lattine, in generale rifiuti. Sono il segno del nostro passaggio nella natura. Fra le tracce che si possono trovare camminando nel bosco ci sono, infatti, quelle dell’inciviltà, o per dirla come l’ufficio Ambiente e Sostenibilità della Regione Emilia Romagna, anche quelle del “decerebrato”. Si tratta proprio di quella specie che dietro di sé «lascia soltanto lattine, cartacce, bottiglie, sacchetti e altri rifiuti».  

L’affondo arriva dai social ufficiali e ha lo scopo di sensibilizzare sul modo corretto di vivere i boschi. Per questo la Regione ha pubblicato nei giorni scorsi anche un singolare vademecum per chi ama passeggiare. In una tabella sono riportate le impronte caratteristiche dei diversi animali selvatici che si possono incontrare in una giornata all’aperto, dal lupo al cinghiale, dal capriolo alla lepre. 

Per ultima viene una specie a quanto pare piuttosto diffusa, appunto il “decerebrato”” e le sue manifestazioni, anziché i segni lasciati dalle zampe sul terreno, sono i rifiuti che spesso dimentica quando fa un’escursione. Sono le «tracce da conoscere se si cammina nei boschi», spiega la didascalia, che sponsorizza invece il trekking “fatto con la testa rispettando la natura”. Un messaggio – provocatorio, come detto – che però ha trovato pareri favorevoli: definito “geniale” e con tanto di sfilze di emoticons di applauso e pollici alzati.  

(Foto d’apertura: IPA)

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