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Usano le pinne come ali e si librano nell’aria: sapete perché certi pesci sanno… volare?

Appartenenti alla famiglia Exocoetidae, i pesci volanti sono una meraviglia della natura, capaci di balzi fuori dall’acqua di centinaia di metri e della durata anche di 45 secondi. La loro anatomia è studiata dagli scienziati fino dagli anni Trenta del vecchio millennio, quando venivano analizzati per ottenere informazioni in campo aeronautico. Oggi sono il simbolo di alcuni stati, come Barbados, dove però sono ricercati anche come prelibatezza culinaria.

di Filippo Bocchini
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Avete mai sentito parlare dei pesci volanti? Questi straordinari abitanti del mare, presenti in particolare nelle zone dell’Oceano Pacifico, Atlantico e Indiano, appartengono alla famiglia Exocoetidae e sono conosciuti per la loro capacità di compiere incredibili balzi fuori dall’acqua e planare per tratti anche piuttosto lunghi.
La loro abilità di volo è considerata una vera meraviglia della natura, resa possibile dalle pinne pettorali, che vengono utilizzate come ali e permettono loro di sollevarsi sopra la superficie marina librandosi nell’aria. Tornati sulla superficie dell’acqua, con un colpo di coda questi pesci sono in grado di rimettersi in volo fino a 12 volte di seguito, cambiando direzione!

Ma qual è il segreto del loro “volo”? Si tratta di una combinazione di velocità e aerodinamica: prima di emergere dall’acqua, i pesci volanti accumulano infatti energia battendo la coda rapidamente, fino a 70 volte al secondo; una volta in superficie, estendono le pinne e si lanciano nell’aria, planando con eleganza. Grazie alla loro intelligenza, questi pesci sono anche in grado di sfruttare al meglio la forza delle correnti del mare per aumentare la durata del proprio volo e addirittura, utilizzando speciali pinne pelviche che agiscono come alette supplementari, riescono a migliorare ulteriormente la stabilità in aria.

Se vi state chiedendo come mai questi pesci abbiano sviluppato tale straordinaria abilità, la risposta è semplice: per sfuggire ai predatori. Questa caratteristica li aiuta infatti a tenersi al sicuro da eventuali minacce presenti in mare (in particolare pesci spada e tonni) e in aria (uccelli), motivo per cui i pesci volanti hanno anche una vista molto sviluppata, per vedere sia sopra che sotto l’acqua. Allo stesso tempo, il volo li espone però a numerosi pericoli legati alla presenza dell’uomo e alle sue frequenti attività di caccia in molte parti del mondo (in particolare in Vietnam, a Barbados e ai Caraibi), dove questi pesci sono considerati squisiti da mettere nel piatto.

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Lo spettacolo di un branco di pesci volanti fuori dall’acqua: usano le pinne come ali.

Grazie al loro comportamento unico, i pesci volanti sono diventati nel tempo oggetto di molti studi scientifici (già negli anni ’30 venivano analizzati per ottenere addirittura informazioni in campo aereonautico). Gli esperti stanno esaminando in particolare la loro anatomia e il loro comportamento in acqua per comprendere meglio le loro abilità di volo: alcune ricerche rivelano che la struttura del corpo di questi pesci è una meraviglia dell’ingegneria naturale, con ossa e muscoli perfettamente adattati al volo; a conferma di questa loro capacità straordinaria, nel 2008 una troupe cinematografica giapponese ha documentato uno dei voli più lunghi mai registrati, durato ben 45 secondi!

L’eccezionalità dei pesci volanti non si limita però solo a questo. La loro dieta, composta principalmente da plancton, piccoli crostacei e pesciolini, li colloca infatti al centro di importanti dinamiche ecologiche degli oceani, facendoli diventare una parte fondamentale della catena alimentare marina che contribuisce al mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi oceanici.

Una famiglia che esiste ormai da milioni di anni e ha dimostrato la sua longevità e capacità di adattamento nel corso dei secoli. Una specie straordinaria diventata un simbolo in alcune zone d’America (a Barbados, ad esempio, è raffigurata sui francobolli e sulle monete), che conferma quanto il mondo della fauna marina sia ricco di meraviglie uniche da scoprire, ma soprattutto da proteggere e preservare.

In apertura: Un pesce volante con tutte le pinne spiegate. Foto: IPA

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