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Tra lacrime e speranza: la storia di Melody, abbandonata con una collana a forma di cuore

Una famiglia costretta a separarsi da chi amava di più, un cane legato sotto un albero e il toccante gesto di una bambina. Melody non sa perché è stata lasciata lì, ma qualcuno è arrivato al momento giusto, cambiando il suo destino. Il dramma si intreccia con un’insolita dolcezza mostrando quanto il legame tra esseri umani e animali sia profondo, anche di fronte all’inimmaginabile

di Pietro Santini
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“Lei non sapeva che non li avrebbe mai più rivisti”. Recita questo il messaggio comparso sul profilo Facebook di Suzette Hall, responsabile dell’associazione Logan’s Legacy 29, appena venuta a conoscenza della straziante vicenda di Melody, una bellissima femmina di Malinois.

Sembra una delle più classiche storie di abbandono, il cane legato a un palo o a un albero, come in questo caso, e un’auto sfreccia via confondendosi nel traffico di pendolari alla fine di una giornata di lavoro. E invece no.
La storia di Melody è sicuramente un dramma, ma quando viene raccontata non si possono omettere i particolari che la rendono davvero unica e oltremodo toccante.

Il lieto fine, se così possiamo chiamarlo, è stato possibile solo grazie a una persona che, trovandosi nel posto giusto al momento giusto, è riuscita a contattare l’associazione di Suzette.

Bridget Blitsch passava proprio di lì nel preciso istante in cui una famiglia scendeva da un auto e accompagnava con aria triste e sconsolata un cane nei pressi di un’aiuola, sotto un albero. Assicurato il quattrozampe al tronco, madre, padre e figli hanno lasciato anche una ciotola e un po’ di cibo, prima di ripartire tra le lacrime.

Melody non capiva, iniziava a dimenarsi nel tentativo di strappare la corda e strattonava quella pianta che le impediva di raggiungere la sua famiglia. Perché non potevano di certo averla lasciata lì, da sola in un parcheggio. Quella non era casa.

per interno
Non fosse arrivata Bridget proprio in quell’istante, chissà quanto tempo avrebbe trascorso Melody legata a un albero.

Per una fortunata coincidenza, una passante, attratta dall’insolito trambusto, si ferma a osservare la scena e, rendendosi conto della gravità della situazione, non esita a intervenire per aiutare il cane in difficoltà.

“Posso soltanto dire che un angelo stava vegliando su Melody, perché Bridget si trovava lì casualmente, nel posto giusto al momento giusto”, racconta Suzette.

Una volta rassicurato il cane, Blitsch ha subito avvertito Hall, senza riuscire a nascondere l’incredibile mix di emozioni dalle quali era stata travolta.

“Il cane stava piangendo, Bridget stava piangendo, io stavo piangendo. Se Bridget non fosse stata nel posto giusto al momento giusto, Melody probabilmente sarebbe ancora lì seduta, legata all’albero, chiedendosi dove siano finiti i suoi umani”.

La risposta però non tarda ad arrivare. Hall riesce a reperire informazioni su coloro che avevano condannato il cane ad una sorte infame, scoprendo una verità ancor più sconvolgente. Persa la casa, la famiglia era stata posta di fronte a una decisione terribile: un rifugio che li ospitasse, oppure Melody. In altre parole, se volevano un posto che li accogliesse, dovevano presentarsi senza il cane.

È chiaro che un risvolto del genere dona alla storia un sapore ancor più amaro, ma pone i colpevoli di un atto che di per sé non può che esser considerato vergognoso sotto un’altra luce.

Hall scopre che Melody era amata e il pensiero va subito ai bambini che, vedendosi costretti a separarsi dalla loro amica a quattro zampe, hanno voluto lasciarle un ricordo attaccato al collo, come a dire: “Saremo sempre insieme”. Lo racconta Hall nel suo post Facebook: “Ho appoggiato la collana sul sedile della mia auto e ha preso la forma di un cuore, senza che io facessi nulla”.

Ora Melody sta bene, è amata e coccolata, ma appare ancora scossa dall’accaduto. Al suo fianco c’è l’instancabile Suzette Hall, che le ha promesso di amarla e di fare tutto il possibile per trovare una nuova casa e una nuova famiglia che le dia una seconda possibilità. Nella speranza che nessuno sia più costretto a scegliere fra un tetto sopra la testa e un amico a quattro zampe.

Foto: @logans_legacy29

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