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Pressione alta nel gatto: cause e conseguenze 

Spesso conseguenza di patologie sottostanti, va provata dal veterinario con una procedura apposita e non semplice. Andrà misurata 5-6 volte e se il gatto è irrequieto o ha paura, ci vorranno tempo e pazienza. L’ipertensione anche nel gatto non è da sottovalutare: può provocare lesioni oculari, cardiache, lesioni al sistema nervoso e ai reni

di Francesca Garrone
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L’ipertensione, che sia nell’uomo o nei nostri animali, è l’aumento stabile della pressione arteriosa al di sopra dei valori normali.  

Questa patologia è abbastanza comune nel gatto e compare con maggiore frequenza nei gatti che hanno superato i 10 anni di vita. Purtroppo, questo importante segno clinico oggi è ancora molto sottodiagnosticato e poiché la forma più comune è quella secondaria, cioè che compare in corso di patologie acute e croniche, la mancanza di consapevolezza può portare a conseguenze anche gravi.  È fondamentale essere attenti a ogni segnale per garantire il benessere del nostro gatto. 

Misurare la pressione del gatto a casa: consigli pratici 

Uno dei requisiti necessari per ottenere una misurazione accurata e veritiera della pressione del gatto è che sia il più calmo e rilassato possibile. Per questo motivo, come potrete ben capire, misurare la pressione in un ambulatorio veterinario non è proprio l’ideale, poterlo fare a casa renderebbe i risultati sicuramente più reali. Creare un ambiente sereno, infatti, aiuta a ridurre l’ansia e ottenere dati sulla pressione del gatto più affidabili. 

Quali sono le cause dell’ipertensione nel gatto? 

Dopo avere ricordato che stress e paura possono influenzare considerevolmente la pressione sistemica del vostro gatto, fenomeno per altro ben conosciuto anche in medicina umana, parleremo dell’ipertensione cosiddetta secondaria.  

In questo caso l’ipertensione è un sintomo che compare in presenza di patologie sottostanti. Nei nostri gatti le due patologie che più frequentemente portano ad ipertensione sono la malattia renale cronica e l’ipertiroidismo.  

Sintomi più comuni dell’ipertensione nel gatto 

L’ipertensione nel gatto può provocare gravi danni alla funzionalità di alcuni organi.  

Quelli maggiormente colpiti sono il cuore, gli occhi, i reni ed il sistema nervoso

Di conseguenza, i sintomi che compariranno quando un gatto è iperteso variano in funzione dell’organo interessato.  

  • Sintomi cardiaci: letargia, difficoltà respiratoria e inappetenza.  
  • Sintomi neurologici: comportamento “strano”, diverso dal solito, mancanza di coordinazione motoria e crisi convulsive.  
  • Sintomi oculari: il più frequente è la cecità accompagnato ovviamente da tutte le conseguenze che può comportare il non vedere più. 
  • Sintomi renali: poliuria e polidipsia, ovvero aumento della quantità di urina prodotta e aumento della sete, dimagrimento e inappetenza.  

Prestare attenzione a questi segnali può essere il primo passo per una diagnosi precoce e una terapia efficace per curare la pressione alta nel gatto. 

Come abbassare la pressione del gatto? 

L‘ipertensione nel gatto è un nemico subdolo che può portare a gravi conseguenze, per questo motivo una volta che viene riscontrata è importante trattarla il più rapidamente possibile.  

La terapia prevista per abbassare la pressione del gatto è farmacologica. Seguire con precisione le indicazioni del veterinario aiuterà a proteggere il vostro gatto dai rischi dell’ipertensione. 

Come prevenire l’ipertensione nel gatto

Anche in questo caso la prevenzione dell’ipertensione nel gatto è molto importante. La misurazione della pressione del gatto almeno una volta l’anno è vivamente consigliata in tutti i gatti che hanno raggiunto i 10 anni di età.  

In tutti quei soggetti, invece, che hanno patologie che potenzialmente causano ipertensione, la misurazione andrebbe effettuata sistematicamente più volte nell’arco dell’anno.  

Come capire se un gatto ha la pressione alta 

L’unico modo per capire se il vostro gatto ha la pressione alta misurargliela  

Per questo motivo se dovessero comparire uno o più sintomi descritti in precedenza, la cosa migliore che possiate fare è parlarne subito col veterinario. Sarà infatti il medico a stabilire se dietro a ciò che avete visto ci sia un reale sospetto di ipertensione nel micio. 

Frequenza cardiaca del gatto: valori normali

La frequenza cardiaca normale in un gatto adulto è 150-160 battiti al minuto. Monitorare questo parametro può aiutare a valutare lo stato di salute generale del gatto. 

Foto: IPA

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Foto Francesca Garrone

Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

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