Scout, il cane scappato dal rifugio, ora vive in una casa di riposo per anziani
Si dice che siano gli animali a scegliere i loro padroni, anche se spesso ci illudiamo del contrario. Questa volta è andata proprio così. È successo in Michigan (USA) che un meticcio di dieci anni decidesse di scappare dal rifugio nel quale viveva per raggiungere la casa di cura di Meadow Brook Medical Care Facility, al di là della strada, scegliendo così di diventare parte del gruppo e conquistando l’amore degli ospiti della struttura e del suo personale
di Pietro SantiniLa pet therapy è fondamentale per permettere agli anziani di mantenere attivi i processi mentali ed evitare che possano peggiorare andando avanti con l’età. Come se lo sapesse, un cane ha deciso spontaneamente di trasferirsi nella casa di cura di Meadow Brook Medical Care Facility, un centro per anziani del Michigan, e diventare la mascotte del centro, portando gioia e spensieratezza agli ospiti tanto da essere eletto “Residente del mese”. Un vero e proprio medico con la pelliccia!
Una sera del 2017, questo coraggioso quattrozampe è scappato dall’Antrim County Animal Shelter, un rifugio per animali in USA, per raggiungere una casa di riposo posta dall’altra parte della strada, scavalcando le recinzioni di legno che separano i due stabili. Una volta arrivato è riuscito ad intrufolarsi nella struttura e si è rannicchiato comodamente all’ingresso a dormire su un divano marrone, dove è stato trovato il mattino seguente dagli operatori sanitari che hanno prontamente chiamato le forze dell’ordine per riportarlo indietro.
Ma Scout, come è stato chiamato, non si è arreso: qualche giorno dopo ha tentato nuovamente la fuga, presentandosi per una seconda volta all’ingresso della struttura e così anche una terza volta. Insomma, non ne voleva proprio sapere di stare lontano dalla casa di riposo!
Ecco quindi che il direttore della struttura per anziani, di comune accordo con i lavoratori, ha deciso di adottare Scout, ovviamente previ controlli per accertarsi che nessun ospite avesse problemi di allergia o altro.
Il povero Scout, che era stato salvato dal rifugio per animali con la mascella piena di pallini comunemente utilizzati nel softair, adesso ha trovato un’intera comunità che lo ama: è diventato, infatti, parte integrante della famiglia della Meadow Brook Medical Care Facility e cammina per le stanze e i corridoi dispensando amore e coccole.
Nonostante abbia una cuccia tutta sua, la notte ama dormire vicino a persone malate o che richiedono maggiori attenzioni. Come se avesse letto le loro cartelle cliniche.
“Sapevamo che il suo posto era qui. È sempre al lavoro, protegge tutti” così ha riferito un membro dello staff medico, diventato ormai “collega” del quattrozampe.
Il lavoro di Scout all’interno della struttura ha portato infatti molti benefici ai suoi ospiti: con soli 15 minuti di Pet Therapy i pazienti registravano un livello di cortisolo (ormone dello stress) più basso, mentre aumentava la presenza di serotonina e di ossitocina (ormone della felicità e del benessere) in circolo; altre persone hanno mostrato progressi in ambito mnemonico, sociale e relazionale, ma anche preziosi miglioramenti nella mobilità grazie alla stimolazione del movimento grazie a gesti semplici come spazzolarlo, accarezzarlo, giocare o dare biscottini come premio. Attività apparentemente banali, che fungono però da stimolo per i pazienti affetti da problematiche.
Un aiuto non solo affettivo e mentale quello di Scout, dato che, grazie alla presenza di questa importante mascotte, la casa di riposo ha avviato nel 2023 una raccolta fondi, la “Scout’s House Paws for the Pantry”, per raccogliere cibo, coperte e aiuti di vario genere a favore del rifugio da cui proveniva il simpatico quattro zampe.
Al momento, con il contributo di Scout è stata lanciata una nuova raccolta fondi che mira, per il secondo anno consecutivo, a promuovere l’importanza del movimento specialmente per persone affette da Alzheimer, una malattia che i medici e gli infermieri della casa di cura del Michigan si trovano ad affrontare quotidianamente. La passeggiata, focus dell’evento, è organizzata dall’Alzheimer’s Association® con lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di iniziative di supporto e ricerca dei malati. Inutile dire che gli amici pelosi sono ben accetti!
Com’è invece la situazione in Italia? Ad oggi, gli animali sono inseriti in diverse strutture ospedaliere come supporto, riconoscendo la Pet Therapy come cura Ufficiale del Servizio Sanitario Nazionale grazie ad una legge del 2003. Nonostante molto sia stato fatto, sono ancora tanti i passi avanti che devono essere compiuti nei confronti dei nostri amici pelosi e talvolta tendiamo a sottovalutarne le potenzialità, ma con un piccolo movimento di coda e con quel naso umido riescono a portare tanta felicità anche a chi ha dimenticato da tempo il significato di questa parola.
Tutte le foto: Facebook / Scout’s House & Friends
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