Rayne Beau: il gatto perso a Yellowstone fa 1300 chilometri e torna a casa!
Smarrito nel cuore del Parco Nazionale di Yellowstone, Rayne Beau, un dolce gatto domestico, ha intrapreso un incredibile viaggio di oltre 800 miglia (quasi 1300 chilometri) per ritrovare la via di casa. Dopo essere fuggito durante una vacanza con i proprietari, il felino ha superato sfide inimmaginabili per tornare da loro grazie alla sua tenacia e al suo istinto di sopravvivenza
di Filippo Bocchini
Sembra una storia uscita da un romanzo ma è tutto vero! Questa è la storia di Rayne Beau, un siamese domestico di due anni e mezzo, che ha percorso oltre 800 miglia, quasi 1300 chilometri, per ritrovare la via di casa dopo essersi perso nel Parco Nazionale di Yellowstone.
Un felino davvero coraggioso che, dopo essersi smarrito durante una vacanza con i suoi proprietari, è riuscito contro ogni previsione a tornare sano e salvo lasciando tutti senza parole.
Rayne Beau, viveva a Salinas, in California, con i suoi umani Benny e Susanne. Tutto è iniziato quando lo scorso giugno la coppia ha deciso di portare il gatto e sua sorella gemella Starr nel loro primo viaggio in campeggio al Fishing Bridge RV Park, nel cuore di Yellowstone, in Wyoming. Durante il percorso, quella che doveva essere una piacevole avventura si è invece trasformata in un incubo quando Rayne Beau, improvvisamente spaventato da qualcosa, è fuggito nella foresta, lasciando i suoi proprietari disperati e sgomenti.
Nonostante le ricerche incessanti e i tentativi della coppia di attirarlo con cibo e giochi, il gatto non è stato trovato e così, dopo quattro lunghi giorni di angoscia, Benny e Susanne hanno dovuto prendere la decisione straziante di tornare a casa senza di lui.
In una recente intervista, Susanne ha espresso tutto il suo dolore, descrivendo quel giorno come “il più difficile della sua vita” e raccontando di essersi sentita profondamente in colpa nei confronti del felino “come se lo stessi abbandonando”.
Una situazione davvero complicata eppure, nonostante lo sconforto, la donna non ha mai perso la speranza! Durante il viaggio di ritorno a Salinas, Susanne ha interpretato un doppio arcobaleno come un segno che il gatto sarebbe stato al sicuro e la sua intuizione si è rivelata corretta.
Due mesi dopo, la coppia ha ricevuto infatti una telefonata dalla Society for the Prevention of Cruelty to Animals (SPCA) di Roseville, in California: Rayne Beau era stato trovato! Una donna della città aveva notato il gatto vagare per le strade e, vedendolo denutrito e stanco, lo aveva accolto a casa sua per qualche giorno prima di consegnarlo al rifugio. Grazie al microchip, l’SPCA ha poi potuto rintracciare i suoi umani, che sono subito corsi a riabbracciarlo.
Dopo la grande gioia del ricongiungimento, i due padroni hanno però notato che qualcosa non andava: Rayne Beau non era più lo stesso.
Il gatto aveva perso infatti circa il 40% del suo peso corporeo, aveva le zampe malconce e i livelli proteici molto bassi, segni evidenti di un viaggio lungo e difficile. Il mistero di come il felino sia riuscito a percorrere una distanza così lunga – dal Wyoming alla California, circa 900 chilometri – resta ancora irrisolto ma è molto probabile che sia riuscito a fare tutto da solo.
Benny e Susanne, pieni di entusiasmo per il ritorno del loro gatto, sono certi che anche il microchip abbia giocato un ruolo fondamentale nel lieto fine di questa storia. Oltre alla meraviglia per il coraggio del loro felino, i due proprietari sperano infatti che questa vicenda possa servire da esempio per sensibilizzare altre persone sull’importanza di questo strumento per gli animali domestici. In ogni caso, ancora increduli di quanto successo, si godono l’affetto del loro dolce gatto e ora, con Rayne Beau di nuovo a casa e in fase di ripresa, ogni giorno è un promemoria di come la speranza a volte possa davvero fare miracoli.
In apertura: Rayne Beau si gode un po’ di riposo nella sua cuccia. Assolutamente meritato, dopo 1300 chilometri!
Tutte le foto: Facebook / Susanne C Anguiano.
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