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Questi saranno i cani del futuro

Una ricerca scientifica svela, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, come si evolveranno i quattrozampe. Che tra 10mila anni saranno molti diversi da quelli di oggi.

di Alessio Pagani

Muscolosissimi, potenti, più grandi e con uno strato maggiore di grasso. Accompagnato da pellicce folte, lunghe. Oppure magri, a pelo raso, con orecchie più grandi e dimensioni, invece, piccole. È questo il duplice scenario che potrebbe descrivere i cani del futuro. Un futuro distante 10mila anni che rappresenta uno spaccato ipotetico che i ricercatori hanno comunque voluto ipotizzare. Anche se nessuno di oggi potrà poi toccare con mano il successo o meno di questa previsione.

Per ottenerla gli scienziati hanno combinato analisi genetiche all’intelligenza artificiale. A puntare su questa strada sono stati i ricercatori della Basepaws, azienda specializzata nell’indagine genetica sugli animali domestici, ottenendo così due possibili e opposti quadri ambientali futuri. Legati, ovviamente, ai cambiamenti climatici e a quelle che saranno tra migliaia di anni le probabili condizioni di vita sulla Terra.

La prima ipotesi, infatti, poggia sulla prosecuzione del riscaldamento globale e il conseguente aumento costante delle temperature. In queste condizioni ambientali i cani verrebbero ridursi la loro massa muscolare parallelamente alle dimensioni. Condizione necessaria perché una minore superficie corporea significherebbe meno esposizione alle radiazioni ultraviolette. Che verrebbero schermate anche dal pelo: corto, ruvido e di colore scuro. Proprio per favorire la termoregolazione e proteggere la cute.

Nel secondo scenario, invece, che rimanda a una sorta di nuova era glaciale la sopravvivenza sarebbe legata ai fattori oppositi: ovvero la necessità di conservare calore corporeo. E quindi i cani del futuro remoto sarebbero dotati, ovviamente, di una pelliccia più densa e folta, simile a quella degli esemplari artici di oggi. Inoltre, le loro riserve di grasso sarebbero maggiori, avrebbero una muscolatura più robusta, zampe più resistenti e potenti.

Ovviamente sono solo ipotesi anche se tutti gli esperti consultati concordano su un punto: qualunque sia il clima che verrà riservato loro al futuro i cani, salvo cataclismi avranno ottime possibilità di sopravvivere. Anche senza l’uomo. Adattarsi a una nuova vita selvatica, per loro, non sarebbe uno scalino insormontabile. Anzi. Imparerebbero nel giro di poche generazioni a difendersi, nascondersi e cacciare. Tornando a quelli che erano prima della addomesticazione.

(Foto d’apertura: https://interestingengineering.com)

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