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Quali sono gli odori che il gatto odia?

Forse vi stupirà, ma c’è solo l’imbarazzo della scelta: quello dell’aceto, e poi gli agrumi e anche il peperoncino… Ma l’elenco e ben più lungo e nasconde perfino qualche sorpresa. Occhio anche all’odore della sua lettiera: se non è ben pulita e – leggete bene – “profumata” al punto giusto, non vorrà più entrarci!

di Redazione

Diceva lo scrittore Italo Calvino: “L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso”.

Chiaro, no? Con il naso “senti” e impari gran parte di ciò che ti serve conoscere. 

Oggi trattiamo proprio di naso, di quello del gatto in particolare, che in termini corretti si chiama tartufo o rinario (proprio come quello del cane).

In genere, si tende ad associare il senso dell’olfatto più al cane che al gatto, ma non è corretto: anche i mici possiedono un fiuto sopraffino che serve loro, insieme con gli altri sensi, per comunicare con l’ambiente circostante. Inoltre, il gatto ha cellule olfattive molto più grandi delle nostre e il suo fiuto è ben 14 volte più raffinato di quello umano! 

Facciamo dunque attenzione al naso dei gatti che vivono con noi. Per il loro benessere, è importante conoscere quali sono gli odori che risultano per loro sgradevoli, o addirittura repellenti: e non sono pochi, come scoprirete. Alcuni sono anche “nascosti” nelle nostre abitudini quotidiane.

L’odore delle… novità lo infastidisce

Per iniziare, va detto che il gatto è un animale molto abitudinario e territoriale e in genere non ama nulla di ciò che gli appare nuovo. Ciò vale anche per gli odori, che siano per lui innocui o nocivi in questo caso è lo stesso. Di primo acchito, al vostro micio per natura diffidente non piacerà l’odore di una persona nuova che arriva in casa, ma nemmeno quello di un nuovo amico a quattrozampe. Perlomeno all’inizio del rapporto.

Che sia d’uva o di mele, l’aceto è un suo “nemico”

Vediamo invece quali sono gli odori che proprio detesta. Quello dell’aceto, sicuramente. Lo infastidisce e lo disgusta, tanto che se volete mantenere ad esempio in buono stato il vostro divano o le vostre tende, basterà passare un panno appena inumidito in acqua e aceto sui cuscini, oppure lavare le tende in lavatrice aggiungendo un goccio d’aceto: Micio se ne starà alla larga!

Attenzione anche all’aceto di mele, meno forte come odore, che a volte viene suggerito mescolato ad acqua come rimedio naturale antipulci con cui frizionare il gatto. Prima di utilizzarlo, chiedete consiglio al veterinario, perché potrebbe detestarlo!

Di tutti gli agrumi proprio non vuol “sentire”

Proibiti, per il suo bene, gli odori degli agrumi. Che siano di arance, mandarini, limoni, lime è lo stesso: al gatto risultano molto sgraditi e fastidiosi. Non solo si rifiuterà sempre di mangiarli, ma si allontanerà rapidamente dai loro profumi. 

Potrà sembrarvi strano poiché proprio gli agrumi, per la sensazione di freschezza che danno, vengono utilizzati nell’aromaterapia dedicata a noi umani, eppure i gatti rifuggono da questi frutti. Addirittura, se preparate una miscela di oli essenziali agli agrumi e la spruzzate sul terrazzo, vedrete che il gatto non lo frequenterà più. 

Si trovano in commercio prodotti definiti “disabituanti” per gatti (e anche per cani) proprio agli agrumi. Se vivete con un gatto, fate dunque attenzione a non profumare la casa con quegli spray ambientali al limone che vi piacciono tanto, ad esempio. 

La banana e l’aglio no, perché “sa” che gli fanno male

Sempre in tema frutta, ai mici non piace neanche l’odore della banana. Probabilmente odia questo profumo perché, più o meno inconsciamente, “sa” che la banana non è per lui un cibo indicato: se gliela date da mangiare, gli provocherà infatti disturbi gastrointestinali. 

In genere, poi, tutto ciò che è piccante e fa venire “prurito al naso”, diremmo noi, produce odori che non piacciono ai gatti: ciò vale per il pepe, il peperoncino, il curry. 

Anche l’odore della cipolla, dell’aglio, dell’erba cipollina e dei porri sono invisi ai mici: tutti questi alimenti sono per loro anche nocivi e potrebbero addirittura danneggiarli. 

Capite perché il fiuto dei gatti è così importante: perché li difende naturalmente da certi pericoli.

Odor di pesce? Solo se è super fresco!

L’ultimo alimento il cui odore mette in allerta il gatto è il pesce. Ma come, direte, se ne va ghiotto! Certamente i mici mangiano volentieri il pesce fresco, ricco di proteine, ma si accorgono immediatamente dall’odore se non è freschissimo, e lo rifiutano con fastidio. 

Il detersivo per la lettiera? Delicato, grazie

Ancora, bisogna sapere che il vostro amico odia tutti gli odori forti e pungenti. Va ricordato quando gli pulite la lettiera: se usate un detersivo troppo aggressivo, non ci entrerà più. Allo stesso modo, sarà Micio ad avvertirvi se la sua lettiera non è ben pulita. Come? Rifiutando di andarci a fare i suoi bisognini. Il gatto è un animale pulitissimo e se sente odori sgradevoli, siano anche i suoi, gira alla larga.

Piante di lavanda e di incenso, meglio lasciar perdere

Due informazioni anche su certe piante che hanno odori non piacevoli per i gatti. La prima è la lavanda, ma qui va fatto un distinguo: in genere l’odore di lavanda li disgustano, ma alcuni gatti mostrano invece di apprezzarlo. In ogni caso, il consiglio è di non fare prove: la qualità di lavanda a foglia larga e quella francese, a prescindere dal profumo, contengono alte concentrazioni di sostanze nocive per i mici che, se ne mangiano le foglie, potrebbero accusare forti dolori addominali.

Infine, due piccoli consigli. Se avete un angolo del giardino che volete “proteggere” dal gatto, potete piantare una Plectranthus Variegatus, la pianta dell’incenso. È un sempreverde che emana un odore per noi umani quasi impercettibile, ma per i gatti risulta probabilmente quello che odiano più di tutti gli altri. 

Per “consolarli” potete però acquistare diffusori specifici per gatti che hanno potere antistress e calmante e renderanno per loro la casa un vero… paradiso!

(Foto d’apertura: IPA)

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