Presentati al mondo Romolo e Remo: creati in laboratorio, sono i discendenti del “metalupo” scomparso 12 mila anni fa
La società texana Colossal Biosciences ha condiviso le immagini straordinarie di tre esemplari di enocione, una specie di lupi estinta oltre 12mila anni fa, che abbiamo conosciuto nella serie Tv “Il Trono di Spade”. Gli animali sono stati creati in laboratorio a partire dal DNA conservato in antichissimi resti fossili. “Il risultato non è un enocione, ma un lupo grigio modificato per assomigliare all’antico predatore”, dicono alcuni esperti della comunità scientifica. Il dibattito, di grande risonanza e interesse, è aperto
di Lorenzo Sangermano
Un’impresa senza precedenti nel campo della genetica ha riportato al centro dell’attenzione mondiale una creatura estinta da oltre 10.000 anni: l’enocione (Aenocyon dirus), noto anche come “metalupo” o “lupo terribile”. Dopo la sua scomparsa causata dall’estinzione delle sue prede principali 12mila anni fa, questa creatura sembrava destinata a rimanere solo un ricordo del passato. Grazie ai progressi della tecnologia genetica, una società texana esperta ritiene ora di averla riportata in vita.
Per popolarizzare la questione, scientificamente complessa e dibattuta, possiamo dire che finora conoscevano i “metalupi” soltanto per averli visti nella serie Tv fantasy “Il Trono di Spade”.
A compiere l’impresa di ricreare in laboratorio l’enocione è stata la Colossal Biosciences, azienda texana specializzata in ingegneria genetica e de-estinzione, già nota per i suoi progetti su mammut lanosi e uccelli dodo. L’idea alla base del progetto non era tanto quella di clonare esattamente un essere estinto, quanto di ricostruire una creatura geneticamente molto simile utilizzando la biologia sintetica.
Tutto ha avuto inizio con l’analisi del DNA recuperato da resti fossili: un dente risalente a 13.000 anni fa e un cranio di ben 72.000 anni. I genetisti sono riusciti a sequenziare gran parte del genoma dell’enocione, anche se la degradazione naturale del DNA antico ha impedito la creazione diretta di un clone.
Il processo chiave utilizzato è stato il trasferimento nucleare da cellule somatiche. Questa complessa tecnica prevede l’inserimento del DNA prelevato da una cellula del corpo dell’enocione in una cellula uovo di lupo grigio, precedentemente privata del proprio nucleo. Gli embrioni così ottenuti sono stati poi impiantati in diverse madri surrogate, cani femmina, che hanno portato a termine le gravidanze dando alla luce tre cuccioli, Romolo, Remo e Khaleesi, nati da tre parti distinti.

Le prime immagini e i video diffusi da Colossal Biosciences mostrano Romolo e Remo, nati il 1° ottobre 2024, come normali cuccioli intenti a giocare e mordicchiarsi. Le loro dimensioni sono però già sorprendenti: a pochi mesi dalla nascita, misurano quasi 1,2 metri di lunghezza e pesano oltre 36 kg. Da adulti si stima che potrebbero raggiungere i 180 cm di lunghezza e superare i 70 kg di peso, dimensioni che riflettono la stazza del loro antenato estinto.
La comunità scientifica indipendente non ha trattenuto dubbi e critiche sulla validità di questa “de-estinzione”. Secondo gli esperti, i cuccioli presentati come enocioni sarebbero in realtà ibridi geneticamente modificati, frutto di un incrocio tra il lupo grigio moderno e alcuni tratti specifici dell’antico “lupo terribile”. Come spiegato dal paleogenetista neozelandese Nic Rawlence, l’enocione e il lupo grigio si sono separati da un antenato comune tra 2,5 e 6 milioni di anni fa. In termini genetici, ciò li rende meno affini di quanto lo siano i lupi grigi con gli sciacalli o i cani selvatici africani.
Creatura leggendaria nella paleozoologia americana, l’enocione dominava il continente durante il Pleistocene insieme a mammut, tigri dai denti a sciabola e altri megamammiferi ormai scomparsi. Di dimensioni superiori al lupo grigio moderno, era un predatore possente, adattato a cacciare grandi prede in branchi organizzati. Il suo cranio massiccio, le mascelle potenti e il mantello folto lo distinguevano nettamente dalle specie attuali.
“Quello che ne è uscito non è un enocione, ma un lupo grigio modificato per assomigliare all’antico predatore”, ha affermato Rawlence. Nonostante gli sforzi di Colossal, la comunità scientifica concorda sul fatto che i cuccioli non possano essere considerati veri e propri esemplari della specie estinta.
Foto: Colossal Biosciences
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