Premio Fedeltà del Cane di Camogli: premiati gli eroi a quattrozampe
Una giornata totalmente dedicata a consegnare riconoscimenti ai cani che si sono distinti per l’amore, la dedizione e il rispetto che hanno dimostrato verso le persone, i proprietari ma non solo. Succede in Liguria, dove le storie più toccanti premiate vedono Giulio, il pastore tedesco che si èaggiudicato il primo premio per aver salvato la sua padrona in mare, fino ai quattrozampe che collaborano con le forze dell’ordine
di Redazione
Tutti coloro che hanno la fortuna di vivere con un cane certo non si stupiranno di quello che organizzano ogni agosto in Liguria: un festival interamente dedicato a loro. Il Premio Internazionale Fedeltà del Cane è una giornata di riconoscimenti speciali ai nostri cani per premiare il loro amore, la dedizione e il rispetto che dimostrano verso le persone.
I partecipanti ci emozionano ogni anno con le loro avventure che provengono non solo da tutta l’Italia, ma anche dall’estero. Durante il festival, puntuale da 63 edizioni, sono sempre molte le storie d’amore e fedeltà raccontate sul palco: alcuni protagonisti sono “professionisti” che lavorano costantemente per garantire la nostra incolumità, sempre pronti ad intervenire nelle emergenze.
Tra i premi speciali assegnati ci sono anche cani dei quali si è interessata la cronaca: quest’anno è toccato al temerario Jäger, il flat coated retriver che ha ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, dopo una settimana. Il particolare è che il cane è stato addestrato per ritrovare persone vive e questa ricerca della povera Giulia è stata per lui una prima volta.
Premiati anche cani già conosciuti al pubblico, come Leo e Chanel, presentati al Festival di Sanremo, due labrador che supportano la Polizia di Stato nella gestione della sicurezza pubblica durante manifestazioni ed eventi. C’era poi anche Tex, pastore tedesco specializzato nella ricerca di esplosivi, in servizio al Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario.
Da quest’anno gareggiano anche cani “specialisti” della pet therapy. Una menzione speciale è andata a Noah e Cecilia, due golden retriver che prestano servizio al reparto rianimazione dell’Ospedale di Rivoli, in provincia di Torino, ad oggi una delle poche realtà di questo tipo nei reparti ospedalieri.
Lo scopo del festival è premiare però anche cani “normali”, che nella quotidianità agiscono eroicamente per la loro famiglia a prescindere dal rischio, mossi da fedeltà e amore incondizionato.
È proprio tra questi l’impavido vincitore del primo premio: si chiama Giulio, è un simpatico pastore tedesco di 4 anni. Lui e la sua proprietaria, Aurelia T., sono due corpi e un’anima: “Giulio è la corda invisibile che lega il mio stato d’animo al suo, rabbuiandosi quando mi percepisce triste e rallegrandosi quando ‘annusa’ la mia serenità”, dice la donna. Ed è proprio in questo fluire di amore che si inserire il salvataggio eroico di Giulio.
I due si stanno godendo una domenica in spiaggia quando si materializza la più grande paura di Aurelia. La donna, in pieno relax sul materassino, sospinta dal fluttuare delle onde si allontana sempre più dalla riva. Quando apre gli occhi, però, entra nel panico: si ritrova da sola e lontana dalla riva.
Questa storia diventa un vero salvataggio estremo proprio perché la donna ha il terrore delle profondità marine sin da quando, all’età di 8 anni, rischiò di annegare.
Il panico scatta dunque immediato, così come – fortunatamente – anche l’intervento del suo adorato cane. Come ha raccontato a PetMe, la donna è talmente terrorizzata che non riesce più a parlare nè a chiedere aiuto. Non riesce a urlare. Giulio, però, percepisce il pericolo nell’affanno di Aurelia e senza tentennare si getta immediatamente in acqua per raggiungerla.
La sola presenza del cane basta a tranquillizare Aurelia e a fermare l’attacco di panico: una volta raggiunta, Giulio inpiega tutte le forze che ha in corpo per riportarla a riva salva e salva.
Aurelia ha raccontato a Petme che dopo quell’esperienza il suo Giulio è molto più protettivo con chiunque veda in mare: vorrebbe salvarli tutti!
Testo di Aurora Castorina
Foto: Johannes Steinbacher – Associazione Valorizzazione Turistica di San Rocco di Camogli APS
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