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Ecco i cani eroi che saranno premiati a Camogli 

Sono quattrozampe speciali, da ricerca e soccorso, salvataggio, allerta medica o semplici compagni di vita capaci di imprese straordinarie. Queste sono le loro storie.

di Alessio Pagani

Questi cani sono eroi. Alcuni per caso, altri per vocazione e preparazione. Tutti però saranno premiati. Mercoledì 16 agosto alle 16 a San Rocco di Camogli si svolgerà, infatti, l’edizione numero 62 del Premio Internazionale Fedeltà del Cane. Evento pensato per riconoscere e sottolineare autentiche storie di coraggio, fedeltà, amore e rispetto, figlie dell’unicità della relazione uomo – cane. Animali da allerta medica, da salvataggio e delle forze dell’ordine, ma anche cani di casa capaci di imprese straordinarie.   

Akira e la cercatrice di dispersi

Akira è un pastore tedesco di quasi 9 anni, in servizio con il Nucleo Cinofilo di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini. Aggredita da un cinghiale durante le operazioni di ricerca di un disperso nei boschi, è stata operata d’urgenza e ha lottato per sopravvivere. Ora è tornata in campo per continuare ad aiutare gli umani in difficoltà. Lavora al fianco della conduttrice Anna ed è sempre pronta a rispondere alle richieste di aiuti provenienti da Liguria e Piemonte.   

Almo Nature, il futuro agente a quattro zampe

Almo Nature, pastore tedesco nero di 1 anno e 5 mesi, si sta preparando, insieme ad altri esemplari delle polizie europee, per creare un gruppo di istruzione condivisa a livello europeo. Per la prima volta, un cane viene acquistato e donato da un ente privato – l’azienda di pet food di proprietà della Fondazione Capellino, come è intuibile dal nome – alla polizia di Stato, quindi alla collettività. «Noi abbiamo vissuto questa donazione con spirito di collaborazione pensando che questo tipo di iniziative possano migliorare le relazioni tra cittadino e forze dell’ordine perché», sottolinea il presidente Pier Giovanni Capellino, «come diceva il generale Dalla Chiesa quando era Prefetto di Palermo, senza il dialogo con la città non ci può essere la lotta contro ciò che turba il vivere civile».  

Baloo e Tempesta, i “chierichetti” di don Cosimo

Baloo e Tempesta, meticcio e beagle di 2 e 6 anni, sono i “chierichetti” speciali del parroco che li ha accolti nella sua chiesa. Con loro don Cosimo Schena, che guida la parrocchia di San Francesco di Assisi, nel quartiere La Rosa di Brindisi, diffonde il suo appello contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali. I due sono le ombre del sacerdote brindisino che celebra la messa accompagnato da questi due “assistenti” speciali, molto ben voluti dall’intera comunità. Non solo, insieme accolgono con gioia i fedeli e tutti i loro quattro zampe.   

Cierzo, il beagle infermiere

Cierzo, beagle di 4 anni, è l’infermiere sempre vigile della sua padrona; l’ha salvata più volte da importanti crisi ipoglicemiche ed ora è a tutti gli effetti un cane da allerta nel diabete. Capacità scoperte per caso quando Serena, la proprietaria, ha avuto una crisi ipoglicemica di notte. È stato il cane a risvegliarla a zampate, abbaiando e guaendo. Poi altre volte, fino a due segnalazioni nella stessa giornata: Cierzo dà zampate potenti, dà segnali di stress, lecca entrambe le mani di Serena, rimane immobile di fronte a lei, fissandola negli occhi, con il corpo che vibra.

Così la ragazza, venuta a conoscenza delle potenzialità di questo cane, ha partecipato a una vera preparazione sotto la formidabile guida di Roberto Zampieri. E oggi, con grande soddisfazione per tutti, Cierzo può indossare la sua pettorina di cane allerta diabete diplomato.    

I cani da ricerca su macerie Cobadog, Drago, Margo e Zeus

Cobadog, Drago, Margo E Zeus, rispettivamente pastori belga malinois di anni 4, 6, 4 e border collie di 4 anni e mezzo, sono le unità cinofile del Nucleo Cinofilo Regionale Toscana – Vigili del Fuoco inviate nella missione di soccorso internazionale per soccorrere e rintracciare i dispersi del sisma in Turchia   

Il loro compito è stato delicatissimo: i cani si muovono tra le macerie, si infilano in anfratti e varchi. Addestrati a trovare persone vive, se fiutano “coni di odore” di possibili dispersi, abbaiano, e le squadre Usar iniziano a scavare. E grazie a loro due giovani sono stati estratti vivi dalle macerie 

Era, il lupo cecoslovacco sentinella

Era, lupo cecoslovacco di 3 anni e mezzo, ha fatto in modo che la sua padrona si accorgesse della presenza di un uomo privo di sensi su un sentiero di montagna, permettendo così che venisse soccorso e quindi salvato. Durante tutta l’attesa dei soccorsi, Era non ha distolto lo sguardo dalla sua padrona, dal signore con il malore e dalla sua compagna. E l’uomo, vivo proprio grazie al cane, ha voluto ringraziarlo personalmente.  

Fly, il cane che ha ritrovato il vicino disperso

Fly, meticcio di 6 anni e mezzo, ha aiutato la sua proprietaria a ritrovare l’anziano vicino, allontanatosi da casa fino a perdersi nel bosco. Tenendolo a guinzaglio per paura di perdere anche lui, che non aveva alcun tipo di addestramento specifico, la donna è stata letteralmente guidata fino a raggiungere l’anziano. Si era fermato perché sentiva chiamare il suo nome, ma non rispondeva e neanche era più in grado di tornare indietro. Solo Fly era riuscito ad avvertire la sua presenza.  

Jammer, il cane antidroga delle Fiamme gialle

Jammer, pastore tedesco maschio di 3 anni, della Squadra Cinofili della Guardia di Finanza, in soli 12 mesi di servizio si è distinto per i risultati ottenuti nel ritrovamento di sostanze stupefacenti. In attività a Genova è riuscito a individuare oltre 10,5 chili di marijuana e 36 di hashish. 

Kora, Fendi e Ludo, i cani bagnini della Sics

Kora, labrador di 2 anni e mezzo, Fendi e Ludo, labrador 8 e 12, sono gli angeli a quattro zampe della SICS, che, in servizio di sorveglianza sul litorale di Genova Voltri, hanno salvato tre fratelli. Salvataggio di cui vi abbiamo raccontato anche nel nostro podcast dedicato proprio ai cani bagnini.    

Thor, il lupo cecoslovacco “infermiere”

Thor, lupo cecoslovacco di 2 anni, ha aiutato il suo padrone ammalato di Covid in forma grave a risollevarsi e a ritornare alla vita. Ora insieme scalano montagne. L’amore di un cane può far ritrovare la forza di reagire nei momenti difficili della vita? La risposta in questa storia non solo è affermativa, ma ha anche in sé la promessa di nuove piccole grandi imprese. Tutto inizia al tempo della pandemia quando il Covid colpisce duramente Carlo e la sua famiglia. Ammalato in una forma severa, dopo un mese costretto a letto, Carlo non riusciva neppure ad alzarsi. Thor all’epoca, aveva solo due mesi e mezzo di età ed era appena arrivato nella sua vita, e Carlo oggi non ha pudore nell’affermare che «se sono tornato a vivere, nel vero senso della parola, il merito è suo».

Con la sua allegria, la sua presenza e le sue esigenze oggettive, ha imposto a Carlo di riprendere tutto in mano, ricominciare a uscire, aiutandolo anche nella riabilitazione. Iniziano così le lunghe camminate di Carlo e Thor, percorsi adatti a entrambi, l’uno convalescente, e l’altro ancora cucciolo. Passo dopo passo, arriveranno nuovi traguardi, perché la coppia inizierà, nel vero senso della parola, a scalare le montagne fino a raggiungere il Breithorn, a 4 mila metri di altezza. Poi c’è il sogno di un’impresa straordinaria, ovvero raggiungere il record attuale di 4.800 metri di altitudine per il dog-trekking, scalando il Monte Bianco.  

(Foto d’apertura: Premio Internazionale Fedeltà del Cane)

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