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Ladispoli, la fuga di un anziano leone riaccende le polemiche sui circhi 

L’animale sedato e catturato dopo alcune ore di “libertà” è in buone condizioni. Ma il grosso felino a spasso per la cittadina laziale ha riacceso il dibattito sullo sfruttamento degli animali selvatici in questo tipo di spettacoli.

di Redazione

Dopo un sabato pomeriggio di panico, le ultime ore sono state interamente dominate delle polemiche. La fuga di un leone da un circo, avvenuta a Ladispoli, ha riacceso infatti, il dibattito sull’ormai anacronistica presenza di animali selvatici negli spettacoli.   

Kimba, l’anziano animale che per tutta la vita ha fatto fuori e dentro dal tendone e la gabbia in cui viene custodito, è infatti riuscito a fuggire. Anche se più che di fuga (dal circo nelle ultime ore hanno parlato anche di azione di sabotaggio), guardando le immagini che per ore sono rimbalzate sui social network, si può parlare di giro fuori programma. Andatura lenta, curiosità, spaesamento. Comportamenti tipici di un animale, purtroppo, mai abituato alla libertà. Ma comunque da trattare come un potenziale pericolo.  

Così dopo alcune ore di preoccupazione, con l’invito alla popolazione a non uscire di casa, grazie a un elicottero della polizia di Stato che ha sorvolato la zona con il visore ad infrarossi, il leone è stato individuato verso le 20, in un campo che aveva raggiunto nel corso del suo vagare tra le vie della città. E lì è stato isolato con un cordone di sicurezza.  

Dopodiché, con il buio ormai calato in zona, è stato istituito un centro logistico di comando e sono mobilitati veterinari della Asl armati di fucili con pallottole anestetiche. Chiusa al traffico anche la statale Aurelia in entrambi i sensi di marcia dal chilometro 38 al 42 per facilitare le ricerche e impedire incidenti in un tratto di strada a dir poco trafficato.  

Messa in sicurezza tutta l’area, è stata la volta dell’intervento di un veterinario specializzato nella cattura di animali selvatici che, grazie anche all’illuminazione artificiale fornita dai vigili del fuoco, è riuscito a colpire l’animale con un dardo contenente un potente sonnifero. A quel punto l’animale ha di nuovo tentato la fuga, complice lo choc subito. Finché verso le 22.15 ormai addormentato è stato recuperato in un fossato. Caricato con le corde su un pickup, è tornato nella sua gabbia.  

Allarme rientrato dunque, ma polemiche ancora roventi. Il primo a scagliarsi contro la gestione di questi animali è stato ovviamente il sindaco di Ladispoli. «Per quelli che cominceranno a chiedere: perché ancora fate venire a Ladispoli il circo con gli animali? Perché il sindaco ha autorizzato il circo? La risposta è che io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo, e che purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città», ha spiegato. «Nel 2017 ci abbiamo provato, ma abbiamo perso il ricorso al Tar e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente. Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi».  

All’attacco anche OIPA. «Austpichiamo l’introduzione di una legge che vieti i circhi con gli animali, anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione che tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni». E mentre in molti chiedono che il leone non venga più restituito al circo, sono al lavoro anche i magistrati. Con la procura di Civitavecchia chiamata chiarire quanto avvenuto a Ladispoli. Gli inquirenti attendono una prima informativa delle forze dell’ordine sulla vicenda.  

(Foto d’apertura: @francescoemilioborrelli)

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