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In India l’intelligenza artificiale salva gli elefanti dai treni

Negli ultimi anni centinaia di esemplari sono stati travolti dai convogli mentre attraversavano i binari. Per questo è stato costruito lungo le rotaie un sistema di sorveglianza di 12 torri che utilizza l’AI. Dopo pochi mesi dall’installazione, oltre 400 elefanti sono stati già segnalati grazie ai rilevamenti termici, scampando così a potenziali disastri.

di Filippo Bocchini
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Ci troviamo in Asia, nella regione indiana del Tamil Nadu, dove recentemente è stato implementato un sistema di sorveglianza all’avanguardia, basato sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale: per protegge gli elefanti che spesso in quella zona attraversano i binari ferroviari e che non sono mai stati al sicuro.

Alcuni dati diffusi da R. Pandiraja, attivista e ricercatore di RTI (Right to Information), avevano già evidenziato, infatti, la morte di 186 elefanti negli ultimi dieci anni in incidenti con i treni, e ben 741 a causa di scariche elettriche. Molte di queste morti sono avvenute sempre sugli stessi due binari vicino a Madukkarai, dove la strada ferrata attraversa le rotte migratorie di questi maestosi animali. 

L’allarmante incremento degli incidenti ha spinto le autorità locali a cercare soluzioni innovative, portando il Dipartimento Forestale Indiano a installare 12 nuovi torri di sorveglianza lungo i tratti ferroviari più pericolosi. Strumenti davvero efficaci! Le torri sono infatti equipaggiate con telecamere dotate di intelligenza artificiale, capaci di catturare immagini termiche e di luce visibile, e sono progettate per rilevare il movimento e la presenza di elefanti o persone che si trovano vicino alla ferrovia (una tecnologia simile a quella utilizzata in guerra dall’esercito per il monitoraggio dei confini). 

Ma come funziona l’intero processo? Nel momento in cui un elefante si avvicina a meno di 30 metri dai binari, il sistema invia immediatamente segnali di allarme ai funzionari ferroviari e forestali, permettendo ai treni di rallentare, mentre gli animali vengono guidati lontano da quella zona e si evitano così terribili collisioni.
Introdotto solo da pochi mesi, il sistema sembra funzionare alla perfezione: da quando il progetto è stato lanciato a febbraio (con un costo di 72,4 milioni di rupie, circa 870.000 dollari), ha già rilevato infatti oltre 400 elefanti vicini alle rotaie e, grazie a segnali rapidi e immediati, ha evitato altrettanti potenziali disastri.

Prima dell’adozione di queste torri dotate di intelligenza artificiale, il monitoraggio e il controllo del passaggio degli elefanti era effettuato quasi esclusivamente dai servizi di pattuglia del personale forestale, che si sono però ben presto rivelati metodi poco efficienti e troppo dispendiosi per tempo, risorse e denaro. Grazie all’introduzione dei nuovi progetti di sorveglianza, non solo molti problemi si sono risolti, ma è stato anche compiuto un importante passo avanti per la tutela di una delle specie più importanti dell’ecosistema, che gioca un ruolo cruciale nella biodiversità.
Le torri con AI sono di ispirazione per l’adozione di sistemi simili anche in altre aree dell’India, e del mondo, dove gli animali sono più vulnerabili a causa dell’interferenza e delle azioni dell’uomo. 

Questo ambizioso progetto non rappresenta solo un passo avanti nella tutela degli elefanti, ma anche un esempio di come l’innovazione tecnologica possa promuovere una convivenza armoniosa tra uomo e natura. Nelle sfide ambientali più complesse, l’utilizzo sapiente dell’intelligenza artificiale può essere rivoluzionario, offrire nuove speranze per la protezione degli animali in via di estinzione e garantire un futuro migliore a tutte le specie che abitano il nostro pianeta.  In apertura: Grazie alle nuove tecnologie, per gli elefanti attraversare le strade e i binari delle ferrovie non sarà più un passaggio mortale.

Foto: IPA

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