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Incontri estivi: conosciamo la libellula, la cavalletta, la cicala e l’insetto stecco

Inizia un viaggio affascinante che vi farà conoscere da vicino gli animali compagni dei mesi più caldi. In questo articolo esploriamo le caratteristiche uniche di quattro fantastici insetti, che volano anche a 60 chilometri all’ora e compiono salti lunghi 1 metro. Che hanno tre paia di zampe o due paia di ali, che si mimetizzano o cantano “a squarciagola”. Piccoli abitanti dei nostri ecosistemi che sono anche preziosi indicatori della salute ambientale

di Pietro Santini
Apertura

Inizia con questo articolo una serie dedicata agli incontri estivi, i cui protagonisti sono gli animali nei quali possiamo imbatterci durante questi mesi caldi. Dal mare alla montagna, quanti piccoli amici da conoscere meglio! 

Questa settimana vi presentiamo la libellula, la cavalletta, la cicala e l’insetto stecco.
Gli insetti sono tra le creature più affascinanti e diverse del regno animale. Ognuno di questi insetti ha caratteristiche uniche che li rendono protagonisti indiscussi della fauna estiva.

Le libellule: meravigliose predatrici

Le libellule sono veri e propri gioielli volanti. Con il loro corpo allungato e due coppie di grandi ali trasparenti e colorate, sono tra gli insetti più eleganti che possiamo osservare. Ma non fatevi ingannare dal loro aspetto delicato: sono in realtà predatori molto efficienti.

La libellula appartiene alla famiglia degli Odonati e allo stato di larva vive in acqua per circa 3 anni: quando il suo corpo sarà formato e uscirà dalla crisalide, avrà però soltano qualche settimana (6-8) per riprodursi e deporre le uova, dopodichè morirà.

Sono insetti molto abili nel volo ed eccellenti predatori, sia in acqua sia in aria.

Le libellule hanno due enormi occhi che forniscono loro una visione a 360 gradi e permettono di individuare le prede con estrema precisione.
Riescono a sbattere le ali anche 20 volte al secondo per volare molto velocemente. Il loro volo è agile, con accelerazioni improvvise e repentini cambi di direzione. Alcune specie possono persino raggiungere i 60 km/h!

Le libellule sono diffuse in tutto il mondo e prediligono ambienti umidi con acque ferme e pulite, ricche di vegetazione. Possiamo trovarle dal livello del mare fino ad oltre 2.500 metri di altitudine.

Questi insetti sono preziosi bio-indicatori: la loro presenza è indice di buona qualità ambientale. Purtroppo, però, l’inquinamento e la distruzione degli habitat stanno mettendo a rischio molte specie di libellule. In Italia si registrano oltre 90 tipi di libellule.

Le cavallette: campionesse di salto

Questi insetti ortotteri sono noti per la loro straordinaria capacità di salto, resa possibile dalle potenti zampe posteriori, il terzo paio. Le prime due paia servono loro solo per camminare. La portata dei salti è davvero strabiliante: in avanti possono saltare anche 20 volte la loro lunghezza: un esemplare lungo 5 centimetri, ad esempio, riesce a compiere “salti in lungo” anche di 1 metro.

Le cavallette hanno un corpo robusto, lunghe antenne e notevoli capacità mimetiche. Presentano due paia di ali ben sviluppate, che permettono loro di volare molto veloci, anche se per brevi distanze.

Contrariamente a quanto succede in molte altre specie, i maschi sono generalmente più piccoli delle femmine.
Una caratteristica interessante di questi insetti è la loro “proprietà canterina”. I maschi, infatti, producono suoni sfregando le zampe posteriori contro le ali anteriori, creando il tipico frinire che sentiamo nei campi. Questo richiamo serve ad attirare le femmine per l’accoppiamento.

Le cavallette sono principalmente erbivore e si nutrono di una vasta gamma di piante.
Alcune specie, in condizioni particolari, possono formare sciami enormi e causare danni alle coltivazioni. Tuttavia, la maggior parte delle cavallette ha un ruolo ecologico positivo, contribuendo al riciclo dei nutrienti e servendo come cibo per altre specie animali.

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In questa foto ravvicinata possiamo notare bene il terzo paio di zampe della cavalletta, che viene usato esclusivamente per saltare.

Le cicale: il coro dell’estate

Nessun suono evoca l’estate più del canto delle cicale. Questi insetti sono noti per il loro frinire assordante che riempie l’aria nelle giornate più calde.

La caratteristica più sorprendente è il loro apparato sonoro, presente solo nei maschi. Si tratta di una struttura complessa situata nell’addome, composta da membrane vibranti e camere di risonanza. Quando le cicale “cantano”, possono raggiungere livelli sonori incredibili, fino a 100 decibel in alcune specie!
Le cicale hanno un corpo tozzo, ali trasparenti, tre piccoli occhi detti ocelli e due grandi occhi sporgenti ai lati della testa.

Nel mondo esistono migliaia di specie diverse di cicale. Tutte hanno uno ciclo vitale che è fra i più straordinari nel mondo degli insetti: le ninfe vivono sottoterra, nutrendosi della linfa delle radici degli alberi, e possono fare anche cinque mute prima di raggiungere la maturità. Una volta adulte, vivono una sola estate.
Le cicale cosiddette “periodiche” restano nel terreno per periodi lunghissimi, una specie americana anche 17 anni: quando è il momento, una sola volta ogni decennio o due, emergono in massa dal terreno trasformandosi in adulti alati.

La vita adulta delle cicale è breve ma intensa. I maschi cantano incessantemente per attirare le compagne, si accoppiano e le femmine depongono le uova. Dopo poche settimane muoiono, lasciando dietro di sé una nuova generazione che ricomincerà il lungo ciclo vitale sotterraneo.

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I maschi delle cicale hanno membrane vibranti e camere di risonanza nell’addome che permettono loro di produrre il loro famoso canto.

Gli insetti stecco: maestri del travestimento

Tra gli insetti più sorprendenti per le loro capacità mimetiche troviamo gli insetti stecco, chiamati così grazie alla straordinaria somiglianza con i ramoscelli delle piante su cui vivono.

Il corpo dell’insetto stecco è lungo e sottile, con zampe allungate che aumentano la somiglianza con i rami. Il colore può variare dal verde al marrone chiaro, adattandosi perfettamente all’ambiente circostante. Come nel caso delle cavallette, anche le femmine di insetto stecco sono notevolmente più grandi dei maschi, quasi il doppio, e arrivano a raggiungere 12 cm di lunghezza.

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Nonostante d’estate siano piuttosto diffusi, avvistare gli insetti stecco non è facile proprio per la loro capacità di mimetizzarsi sui piccoli rami.

Gli insetti stecco sono erbivori e si nutrono principalmente di foglie di rovo, nocciolo, lampone e altre piante. La loro attività è prevalentemente notturna, ma possono essere avvistati da sguardi molto attenti anche di giorno, nascosti tra le foglie. 

Nonostante siano più comuni di quanto si possa pensare, gli insetti stecco sono difficili da individuare a causa delle loro eccezionali capacità mimetiche. La loro presenza in un ecosistema è generalmente considerata un indicatore di buona salute ambientale.

L’estate è il momento per osservare e ascoltare questi piccoli abitanti dei nostri ecosistemi: può essere un’esperienza sorprendente, che ci ricorda la bellezza e la complessità della natura che ci circonda.

In apertura: una libellula in tutta la sua eleganza. Nonostante l’aspetto, però, questo insetto è un temibile predatore.

Tutte le foto: IPA

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